sabato 30 novembre 2013

Caos Imu, retrofront sulla seconda rata Imu.

 

Caos Imu, retrofront sulla seconda rata Imu.

Caos Imu: dopo l'annuncio della cancellazione della seconda rata, arriva il retrofront: i Comuni che hanno alzato l'aliquota sopra il 4% dovranno far pagare ai cittadini la parte che il Governo non rimborserà: una mini-stangata da circa 42 euro a proprietario.

dietrofront sull imu per le case di lusso l emendamento bocciato potr essere votato-0-0-376367Sono oltre seicento i Comuni che, mentre aspettavano che il governo prendesse una decisione definitiva sulla tassazione del comparto immobiliare, hanno alzato l'aliquota dell'imposta sulla prima casa. Ora salta fuori che lo Stato si farà carico solo della metà di quanto previsto dall'aumento, dal momento che i due miliardi di copertura trovati per abolire la seconda rata dell'Imu non sono sufficienti per far quadrare i conti. L'altra metà sarà a carico dei Comuni, o meglio dei proprietari, che hanno avuto solo qualche ora per gioire della notizia che voleva cancellato definitivamente il saldo di dicembre.

Fra i Comuni che avevano aumentato l'aliquota ci sono anche Milano, Bologna, Napoli, Genova, Benevento, Verona, Catania, e Frosinone. Chi possiede un immobile in uno di questi Comuni, dunque, dovrà pagare entro gennaio metà di quanto previsto dall'aumento, che secondo i calcoli della Uil, sarà pari in media a 42 euro. Potrebbero vedersi risparmiare la mini-stangata solo grazie alla decisione dei Comuni stessi di fare un passo indietro e rinunciare al gettito. Una cosa più facile a dirsi che a farsi: il Comune di Milano dovrebbe rinunciare, ad esempio, a un gettito di circa 100 milioni di euro.

Quello che resta è l'amara consapevolezza di uno Stato che promette e non mantiene, tornando a battere cassa sempre dalla stessa parte. Quella di chi, a malapena, riesce ad arrivare a fine mese.