lunedì 25 novembre 2013

Novità Imu e mutui: il Piano casa 2013

 

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La legge di stabilità 2013-2014 ha messo in atto una serie di misure riguardo la casa dai mutui agli affitti al comodato d’uso all’IMU. Il Piano Casa, in estrema sintesi, ha confermato l’abolizione della prima rata IMU sulle prime case, IACP e cooperative edilizie a proprietà indivisa, terreni agricoli e fabbricati rurali; ha approvato la possibilità di equiparare a prima casa le abitazioni concesse in comodato d’uso solo a parenti in linea retta; ha ridotto la cedolare secca per gli affitti a canone concordato dal 19 al 15% e istituito un fondo affitti; ha approvato i mutui agevolati per l’acquisto della prima casa destinando fondi da 20 milioni di euro nel biennio 2014-2015. Analizziamo le novità, gruppo per gruppo.

Abolizione IMU e nuove imposte sulla casa

È stata abolita la prima rata 2013 dell’IMU per le sole abitazioni principali e loro pertinenze e abolizione della seconda rata per gli immobili invenduti di proprietà delle imprese edilizie. L’esenzione si applica dal 1° luglio 2013 e sarà totale dal 2014. Si sottolinea che il beneficio concerne solo gli immobili da vendere. L’IMU 2013 resta da pagare per i proprietari di case di lusso accatastate nelle categorie A1, A8 e A9 anche se “prime case o case principali”. Infine, le aliquote ed eventuali detrazioni sulla seconda rata 2013 saranno pubblicate sui siti dei comuni entro il 9 dicembre 2013.

Sempre relativamente alla seconda rata IMU da pagare a dicembre, i Comuni potranno decidere, in definitiva, di rinunciare all’IMU per una fetta di abitazioni se opteranno per l’ “equiparazione” a prima casa delle abitazioni concesse in comodato d’uso ma solo ai parenti il linea diretta, vale a dire genitori o figli, che la usano come abitazione principale.

Ritorna l’Irpef fondiaria sulle seconde case e restano da confermare per il 2014 le detrazioni per le rate IMU. Intanto è stata istituita la TASI, la cui prima rata è prevista già dal mese di gennaio 2014; ma allo stesso tempo, la legge di stabilità 2014 ha messo allo studio una serie di altre detrazioni fiscali e in particolare l’istituzione del tributo TRISE, imposta che unifica TARI e TASI, in sostituzione dell’IMU e della TARES. L’ipotesi TRISE contemplerebbe l’introduzione di bonus legati al territorio pari a 50 € e la concessione ai Comuni di applicare un’aliquota massima superiore al 2,5 per mille. Ancora da definire il bonus per i figli a carico under 26.

Cosa prevede la legge di stabilità sui mutui

Il Pacchetto Casa 2013 prevede che la Cassa Depositi e Prestiti possa acquistare obbligazioni bancarie emesse su un portafoglio di mutui garantiti da ipoteca per immobili residenziali, nonché l’acquisto di titoli emessi a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti provenienti da mutui garantiti da ipoteca su immobili residenziali. Questo significa che la Cdp potrà fornire alle banche italiane e rispettive succursali estere, e succursali di banche estere comunitarie ed extracomunitarie operanti in Italia, una provvista economica per l’erogazione di mutui agevolati destinati all’acquisto di prima casa e per interventi di ristrutturazione a scopo di migliorare l’efficienza energetica.

Il fondo di solidarietà avrà a disposizione un plafond di 20 milioni di euro per il biennio 2014 – 2015. I beneficiari prioritari del fondo sono giovani coppie per l’acquisto della prima casa, nuclei familiari mono-genitoriali con figli minori, famiglie con la presenza di soggetti disabili, giovani under 35 con rapporto di lavoro atipico.

Affitti e comodati d’uso

In materia di politiche abitative, la Legge di stabilità prevede una garanzia a copertura del rischio di morosità per gli inquilini morosi incolpevoli. Si tratta di una misura volta a prevenire e ridurre gli sfratti soprattutto per quelle famiglie in temporanea difficoltà economica. La disponibilità finanziaria per questa operazione è sempre di 20 milioni per gli anni 2014-2015. I prefetti potranno, così, adottare misure graduali per l’esecuzione programmata degli sfratti.

Altri 100 milioni sono stanziati per il biennio prossimo e destinati al Fondo Nazionale per le abitazioni in locazione. Confermata la riduzione dell’aliquota della cedolare secca sui contratti a canone concordato dal 19% al 15%.

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