venerdì 22 novembre 2013

Esodati del Commercio: la soluzione c’è

Lavoratrici con adesione alla rottamazione delle licenze commerciali per l'accesso alla pensione anticipata ma intrappolate dalla riforma Fornero: la denuncia Fipac Confesercenti e le soluzioni possibili.

Il presidente di Fipac Confesercenti Massimo Vivoli
Circa 1.500 lavoratrici del settore Commercio si sono ritrovate esodate a causa di un buco normativo nella Riforma delle Pensioni: approfittando di una legge del 2009 avevano “rottamato” la loro licenza commerciale per ottenere una pensione anticipata, che però non è mai arrivata perché nel frattempo è intervenuta la Legge Fornero ad alzare i requisiti per l’assegno previdenziale. Rimaste senza stipendio né pensione come gli altri esodati, queste lavoratrici scontano anche una beffa oltre al danno:  il fondo dei commercianti potrebbe coprire la loro salvaguardia.

Indennizzo

L’indennizzo cessazione attività commerciale è infatti autofinanziato dagli iscritti alla Gestione commercianti con apposita aliquota aggiuntiva (0,09%, in vigore fino al 31/12/2014) e tale fondo presenta un attivo di circa 342 milioni di euro.
E invece il caso degli esodati del Commercio è ancora assurdamente in stallo, come ricordato dal presidente Fipac Confesercenti, Massimo Vivoli, durante l’assemblea dell’associazione del 19 novembre a Roma: da tempo Fipac chiede di intervenire per tutelare queste esodate: consentendo la pensione con i vecchi requisiti o allungandone l’indennizzo.

Quadro normativo

La legge 2/2009 (articolo 19-ter) ha consentito fino al 2011 ai titolari e collaboratori di piccole imprese di vendita al dettaglio, bar e ristoranti di rinunciare alla licenza commerciale in cambio di un indennizzo (trattamento minimo di pensione) fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia. A creare il caso esodati sono state due norme intervenute nel frattempo: la legge 122/2010 con le finestre mobili, che per gli autonomi ha significato 18 mesi di attesa dalla maturazione dei requisiti pensionistici (60 anni per le donne e 65 per gli uomini); la riforma Fornero, che ha innalzato ulteriormente i requisti, soprattutto per le donne.