Mutuo bancario con Cap, conviene?
In molti scelgono un mutuo a tasso variabile con Cap per la
sua particolare e rassicurante protezione del tasso massimo
applicabile, ma come sempre, non è tutto ora quel che luccica. Il tetto
della rata massima, infatti, sembra sempre un qualcosa di rassicurante,
ma siete sicuri di quale sia effettivamente l’importo della rata che le
banche vi calcolano? Come ben saprete la rata massima viene spesso trattata con molta
confusione dagli stessi funzionari di filale e contribuisce ad
alimentare una disinformazione che può risultare molto pericolosa per
l’avventore avventato che disconosce il futuro reale rischio di aver
stipulato un mutuo con Cap. Fate attenzione che l’importo della rata
fornito, senza le dovute considerazioni, è spesso sbagliato in difetto.
Ad esempio, mettiamo che si chiedano informazioni per un mutuo di 100
mila euro a 20 anni. Molto probabilmente, anzi, quasi sicuramente vi
verrà proposto un muto con Cap pari al 6,5% e tasso iniziale
(euribor+spread) del 3,5%. In pratica dovete sempre tenere bene a mente
che i prodotti Cap godono della particolarità di avere dei piani di
ammortamento a quote capitale prefissate alla stipula; il che significa
che ad ogni variazione futura del tasso, la sola parte della rata che
subirà un ricalcolo è la quota interessi e non la quota capitale