sabato 28 novembre 2015

Imu e Tasi: sconti sulle seconde case

 

Imu e Tasi sconti sulle seconde case
In questi mesi abbiamo spesso analizzato proposte di Governo che tendono alla riduzione delle tasse inerenti la prima casa, ma è bene parlare anche dei possibili sconti sulle seconde case, che riguardano il pagamento di Imu e Tasi. E’ questo quanto riportato sull’emendamento presentato in Commissione di Bilancio al Senato, che modifica la legge di Stabilità 2016, ma ovviamente non tutti potranno accedere a questa riduzione di spesa. Vediamo quindi nello specifico a chi si rivolge lo sconto Imu e Tasi.

Chi potrà beneficiare delle agevolazioni?

Coloro che potranno beneficiare delle agevolazioni proposte sono tutti quelli che hanno un secondo immobile, concesso in comodato d’uso gratuito ai figli, a patto che sia fissata la residenza nella casa data in comodato. Ovviamente però non potranno rientrare tra i beneficiari coloro che posseggono delle abitazioni che appartengono alle categorie catastali di lusso.

Inoltre colui che beneficia, e in questo caso è il figlio, non deve essere proprietario di altri immobili sul suolo italiano. Il contratto deve essere poi registrato presso l’Agenzia dell’Entrate, per permette di verificare che ci siano tutti i requisiti richiesti per il proprietario e il comodatario.

Riduzione Imu e Tasi con canone concordato

Per quanto riguarda invece il canone concordato, la riduzione delle imposte avverrà solamente in quelle città dove vi è una “elevata tensione abitativa” e sarà riconosciuta ai proprietari degli immobili una riduzione della somma totale di Imu e Tasi, con un tetto massimo del 4 per mille.

Pagamento Imu e Tasi a dicembre

In attesa di tutti i cambiamenti che avverranno per il 2016 è bene ricordare che il 16 dicembre dovrà avvenire il pagamento del saldo 2015 di Imu e Tasi. Prima però di procedere al versamento è necessario capire se l’acconto che è stato già versato nel mese di giugno sia stato fatto in base alle aliquote 2015, oppure in base a quelle 2014. Questo si determina in merito alla scelta del Comune di residenza, in quanto, se questo aveva già deliberato le nuove aliquote, per dicembre sarà necessario versare il restante della somma, ma se questo non era stato fatto, il calcolo del pagamento dovrà essere completamente revisionato.

Il pagamento potrà essere effettuato o tramite i bolletini postali o con il modello F24. La compilazione necessaria del bollettino si determina con l’inserimento dei dati anagrafici sia del contribuente, che dell’immobile. Mentre per il modello F24 è indispensabile conoscere i codici tributo.

Per il pagamento dell’Imu i codici sono: 3912 per abitazione principale e pertinenze; 3914 per terreni; 3916 per aree fabbricabili; 3918 per altri fabbricati; 3925 per immobili a uso produttivo allo Stato; 3930 per immobili a uso produttivo al Comune.

Mentre per la Tasi i codici sono: 3958 su abitazione principale e pertinenze; 3959 su fabbricati rurali strumentali; 3960 su aree fabbricabili; 3961 su altri fabbricati.

Saldo Tasi e Imu nelle grandi città
E’ doveroso aprire una parentesi anche per il pagamento di Tasi e Imu nelle grandi città, in quanto i cittadini per conoscere le aliquote da pagare possono tranquillamente collegarsi sul sito del Ministero delle Finanze e inserendo il codice del proprio comune avranno a disposizione le delibere per le aliquote 2015.

Ovviamente per effettuare il calcolo è possibile anche collegarsi online, su numerosi siti che mettono a disposizione il servizio, dovendo però conoscere la rendita catastale dell’immobile.