domenica 1 novembre 2015

Compilazione della ricevuta d'affitto, istruzioni per l'uso

 

In che modo bisogna compilare la ricevuta di affitto per evitare contestazioni di sorta.

Che cosa deve scrivere il proprietario su quel documento?

Che cosa il conduttore ha diritto di far inserire?

Partiamo dal dato certo: per ottenere la quietanza di pagamento è necessario farne specifica richiesta, perché essa non è naturale conseguenza del pagamento stesso, quanto piuttosto della richiesta.

In tal senso depone l'art. 1199 c.c.

Il creditore che riceve il pagamento deve, a richiesta e a spese del debitore, rilasciare quietanza e farne annotazione sul titolo, se questo non è restituito al debitore.

Il rilascio di una quietanza per il capitale fa presumere il pagamento degli interessi.

Esempio: Tizio paga a Caio la mensilità di affitto. Tizio ha diritto a domandare la ricevuta sulla quale dovrà essere annotato l'importo pagato.

Tizio potrà domandare che delle somme versate sia specificato anche il titolo. Ad esempio, se egli ha versato € 500,00 e di questa somma € 50,00 sono per spese condominiali, egli avrà diritto che sulla quietanza sia specificato che tale parte è stata versata a titolo di oneri accessori. Resta comunque valida la semplice dicitura “pagamento canone di locazione + spese condominiali”. La Specificazione delle somme può essere utile nel caso di comunicazione a terzi (es. il commercialista) delle ricevute ai fini delle detrazioni su canone di locazione.

Le modalità di pagamento, es. bonifico, non incidono sul diritto ad ottenere la quietanza. Tuttavia, nel caso di pagamento con assegno bancario, non costituendo lo stesso una forma di adempimento parificabile al denaro, è bene che la ricevuta contenga la menzione che la somma sia stata pagata tramite assegno, con l'aggiunta della clausola “salvo buon fine”.

Quali i riflessi sulla ricevuta di pagamento per caso in cui il conduttore non è propriamente regolare nei pagamenti, ma il proprietario, conoscendolo e conoscendone la situazione di momentanea difficoltà, abbia deciso di non agire legalmente aspettando che si rimetta in pari autonomamente?

In pratica abbiamo un conduttore che ha degli arretrati. Al riguardo bisogna guardare alle regole dettate in materia di imputazione di pagamento, ossia all'art. 1193 c.c., che recita:

Chi ha più debiti della medesima specie verso la stessa persona può dichiarare, quando paga, quale debito intende soddisfare.

In mancanza di tale dichiarazione, il pagamento deve essere imputato al debito scaduto; tra più debiti scaduti, a quello meno garantito; tra più debiti ugualmente garantiti, al più oneroso per il debitore; tra i più debiti ugualmente onerosi, al più antico. Se tali criteri non soccorrono, l'imputazione è fatta proporzionalmente ai vari debiti.

Quindi: Tizio deve a Caio il mese corrente e due mensilità arretrate dell'anno precedente, in totale 3 mensilità. Al momento del pagamento porta due mensilità. A quel punto:

a) Tizio può dire a Caio come imputarlo (es. due mesi scaduti o un mese scaduto e quello in corso);

b) se Tizio non dice nulla le due mensilità dovranno essere imputate ai debiti più antichi, cioè alle due mensilità dell'annualità precedente.

In tale ultimo caso è sempre bene che al pagamento segua la quietanza. L'art. 1194 c.c. specifica che:

Chi, avendo più debiti, accetta una quietanza nella quale il creditore ha dichiarato di imputare il pagamento a uno di essi, non può pretendere un'imputazione diversa, se non vi è stato dolo o sorpresa da parte del creditore

È bene ricordare, infine, che alla ricevuta di pagamento va allegata, meglio incollata, la marca da bollo.