sabato 7 dicembre 2013

Sospensione delle rate del mutuo: quando conviene?

 

rate mutui

La legge che prevede la possibilità di sospendere per un periodo limitato e nei casi previsti le rate dei mutui è stata salutata con favore da tutti e ha fatto tirare un sospiro di sollievo alle famiglie interessate. Ma alla fin fine si rivelerà un vero vantaggio o un nuovo e inaspettato salasso?

Sospensione delle rate dei mutui, in cosa consiste

Il Piano Famiglie del Consap in collaborazione con il Fondo di Solidarietà ABI e le associazioni di consumatori è uno strumento normativo che permette alle famiglie che hanno sottoscritto un mutuo, ma che si trovano in difficoltà finanziarie per via di perdita del lavoro, decessi, condizioni di non autosufficienza dell’intestatario del mutuo di operare una temporanea sospensione del pagamento delle rate. L’idea in sé è corretta, ma resta un buco in merito al calcolo degli interessi che in mancanza di indicazioni precise è lasciata alla discrezione dei vari istituti bancari. Le soluzioni più frequenti finora applicate sono:

  • Interruzione parziale del pagamento delle rate richiedendo al mutuatario il pagamento degli interessi sul debito. Le rate sospese andranno pagate tutte insieme o in modo dilazionato, ma in aggiunta alle rate dovute e sospese;
  • Totale sospensione delle rate del mutuo, ma al termine del periodo di sospensione sono richiesti tutti gli interessi maturati nel periodo di fermo con conseguente prolungamento della durata del mutuo pari al numero delle rate sospese;
  • Diluizione delle rate e degli interessi maturati non corrisposti sulle rimanenti rate.

Indipendentemente dall’istituto e dal metodo, dunque, resta il fatto che durante il periodo di sospensione, gli interessi continuano a maturare sul capitale iniziale e il tasso si calcola in base alla somma rimasta al momento della sospensione. Per esempio, se la sospensione di dodici rate parte da un mutuo residuo di 100 mila euro al tasso fisso del 5%, allo scadere del periodo di beneficio oltre alle dodici rate pattuite si dovranno versare ulteriori 5000 € maturati sul capitale al tasso stabilito: un esborso tanto oneroso quanto inaspettato che può indurre una famiglia in difficoltà a pensarci bene prima di richiedere l’”aiuto”.

Quali chiarimenti chiedere prima di attivare la sospensione delle rate

Nel giugno 2013, l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) si è espresso in merito al pagamento delle rate dei mutui ed ha emesso una Decisione (n.3257) che stabilisce che gli interessi – maturati durante il periodo di sospensione delle rate – da corrispondere alla banca devono essere calcolati solo sulle quote delle rate sospese e non sull’intero capitale residuo del mutuo (riprendendo l’esempio precedente, dunque, gli interessi si devono calcolare sulle 12 rate sospese e non sui 100 mila euro complessivi del mutuo restante).

Pertanto chi ha usufruito o intende usufruire di questa forma di agevolazione deve ben chiarire con la banca e chiedere il calcolo corretto degli interessi sulle sole rate sospese. In caso non vi sia una risposta chiara in merito, si può effettuare un ricorso tramite l’ABF di competenza per ottenere il ricalcolo degli interessi.

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