domenica 22 dicembre 2013

migliora il mercato degli immobili d'impresa grazie a investitori esteri



A Milano il mercato degli immobili d'impresa sta attraversando una fase di grande trasformazione: la domanda è orientata verso una nuova gamma di servizi e la richiesta di immobili è sempre più rivolta a tipologie di elevata qualità e di pregio. La vivacità imprenditoriale
che caratterizza Milano, la rete di servizi che offre la città, la nuova offerta di immobili di pregio e di qualità e i prezzi più competitivi fanno crescere l'appeal per gli investitori italiani ed esteri. Nonostante il livello degli investimenti del 2012 sia il più basso degli ultimi quattro anni, il peso degli investitori esteri aumenta. Infatti, nel 2012 sono stati il 13% del totale, percentuale doppia rispetto al 2009. Segnale questo, di un
cambiamento dei soggetti e delle competenze operanti nel mercato immobiliare e di una previsione di ripresa del mercato nei prossimi anni. È quanto emerge dal Dossier “Il mercato degli immobili d'impresa a Milano”, messo a punto da Assolombarda e dalla Camera di commercio di Milano, in collaborazione con FIMAA Milano Monza & Brianza e Nomisma. Per quanto riguarda l'andamento del mercato immobiliare business il dossier evidenzia, inoltre, che gli immobili produttivi a Milano stanno attraversando una fase di repricing, in corso da qualche anno. In media per un ufficio in stabile direzionale a Milano si spendono € 3.061/mq (dato riferito al primo semestre 2013), quasi il 4% in meno rispetto allo scorso anno. Comprare nel centro storico, ovviamente, costa di più: € 5.733/mq. Mentre il costo degli affitti diminuisce di quasi l'11%. Per un sito produttivo nuovo o ristrutturato si spendono, invece, € 957/mq, il 3,5% in meno rispetto al 2012, mentre il prezzo scende a € 688/mq per un capannone vecchio (–1% rispetto a un anno fa). Diminuiscono anche i canoni di locazione che registrano una variazione dell'8% rispetto al primo semestre del 2012. Il repricing non sconta solo gli effetti della crisi economica, ma
anche la qualità dello stock disponibile degli immobili d'impresa ancora in gran parte obsoleto, e non inserito in una rete adeguata di servizi. Ma il Dossier mette in evidenza che siamo in una fase di transizione: già nel 2012 sono stati immessi circa 50 mila mq di nuovi spazi destinati ad attività economiche ed entro il 2016 verranno completate importanti operazioni di trasformazione e riqualificazione di interi ambiti urbani, che renderanno disponibili altri 700 mila mq di elevata qualità e pregio. Molti di questi progetti sono situati in zone strategiche anche a ridosso del centro città, allargando così i confini degli ambiti più prestigiosi e ricercati (per esempio, Porta Nuova, Porta Volta, Portello Nord ecc.). Rispetto ad altre metropoli, la tipologia e la localizzazione di questi interventi mettono in luce un'altra caratteristica di Milano: quella di inserire le attività produttive all'interno di tessuti urbani multifunzionali, integrandole alle reti dei servizi della città.