domenica 13 settembre 2015

Bonus ristrutturazioni verso la conferma per il 2016

 

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Il bonus dei mobili e delle ristrutturazioni edilizie sta per essere riconfermato dal governo, subendo anche un ampliamento per il prossimo 2016. Il tutto è pensato al fine di aiutare le famiglie italiane, che stanno subendo in questi anni problematiche economiche, dovute alla crisi che ha attanagliato i mercati mondiali.  Per ora sembra quasi certa la riconferma sulla percentuale degli sgravi Irpef del 50% in caso di ristrutturazione edilizia e del 65% per il bonus mobili.

Ampliamento benefici

Ciò che si sta palesando negli ultimi tempi è l’idea di ampliare i benefici ad un pubblico più vasto che comprenda:

  • gli alloggi pubblici popolari;
  • coloro che andando in affitto acquistano degli arredi.

Tanto che il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio ha in merito affermato: “Se la vediamo dalla parte del cittadino e in particolare di una giovane coppia che vuole mettere su casa e famiglia suona quasi come una beffa che possa utilizzare lo sconto solo chi è proprietario di un’abitazione perché nella gran parte dei casi un giovane che ha più bisogno di essere sostenuto comincerà il suo percorso andando in affitto”.

Bonus mobili

La riduzione di imposta si rivolge all’acquisto dei mobili e di grandi elettrodomestici  di classe non inferiore alla A+ (A per i forni)  e per le apparecchiature per le quali è  prevista l’etichetta energetica, che sono finalizzate all’arredo di un immobile che si trova in ristrutturazione. L’ammontare complessivo  degli acquisti deve però non superare i 10.000 euro e la detrazione viene poi ripartita in dieci quote annuali.

Come ci tengono a sottolineare dall’Agenzia delle Entrate: “Per l’esattezza, i contribuenti ammessi a beneficiare del bonus arredi sono gli stessi che fruiscono della detrazione con la maggiore aliquota e con il maggior limite di 96.000 euro di spese ammissibili; quindi, le ristrutturazioni edilizie con spese sostenute dal 26 giugno 2012.”

E’ bene anche evidenziare che non rientrano tra le agevolazioni gli acquisti di: porte, pavimentazioni, tende e tendaggi e altri complementi di arredo. Mentre tra i mobili su cui è possibile applicare la detrazione ci sono:  letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e gli apparecchi di illuminazione, che costituiscono un necessario completamento dell’arredo.

Infine, tra le spese possono rientrare anche il trasporto e il montaggio, basta che queste siano state pagate con bonifico, carte di credito o debito.

Lavori di ristrutturazione edilizia

I lavori di ristrutturazione riguardano:

  • manutenzione ordinaria, effettuata sulle parti comuni di un edificio residenziale;
  • manutenzione straordinaria effettuata sulle parti comuni di un edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
  • restauro e di risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni di un edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
  • ristrutturazione edilizia, effettuata sulle parti comuni di un edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali-

Inoltre si parla anche di tutti quei lavori necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a causa di eventi calamitosi, anche se non rientrano nelle categorie elencate nei punti precedenti. Mentre il restauro e il risanamento conservativo, e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, devono essere eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che devono provvedere entro 18 mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.

Cosa deve fare il contribuente

Anche nel 2016 se non ci saranno cambiamenti in merito il contribuente per ricevere il beneficio fiscale dovrà eseguire i pagamenti tramite bonifico, indicando:

  • la causale del versamento;
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • il numero di partita iva o codice fiscale del soggetto a favore di cui si esegue il bonifico.

Importante è conservare:

  • la ricevuta di pagamento;
  • le fatture dell’acquisto di beni. Riportando la natura, la qualità, la quantità dei beni e dei servizi acquistati.

Acquisti fatti all’estero

La detrazione può essere fruita anche da coloro che hanno fatto acquisti all’estero. Se il pagamento avviene mediante bonifico bancario o postale, la ritenuta d’acconto deve essere operata anche sulle somme accreditate sui conti in Italia, di persone non residenti.

Se il destinatario del bonifico è un non residente e non ha un conto in Italia il pagamento dovrà essere eseguito mediante un bonifico internazionale e dovrà riportare il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la causale del versamento. Per quanto riguarda invece il codice fiscale o la partita iva del soggetto a favore di colui a cui è stato fatto il bonifico, possono essere sostituiti dal codice identificativo attribuito al paese estero.