lunedì 6 gennaio 2014

Equitalia vuole compensare crediti e debiti

 

Equitalia Compensazioni

Dopo decenni di difficoltà e rifiuti ad applicare la stringente logica della compensazione (tu mi devi 1.000, io ti devo 800 e quindi tu mi devi 200) Equitalia vuole ora in breve tempo compensare crediti e debiti.

Lo fa promuovendo la compensazione con riferimento alla Legge:  DL n. 78/2010, convertito con modificazioni dalla Legge n. 122/2010, le medesime norme più volte invocate ed emanate dal Governo Berlusconi, e poi non applicate dal successivo Governo Monti a causa delle note difficoltà finanziarie della crisi “Spread” .

AD Equitalia

Benedetto Mineo AD Equitalia

In questi giorni invece le Aziende iscritte alla CCIIAA ed aventi una PEC stanno ricevendo direttamente da Equitalia la seguente Mail Certificata dai toni gentili e dal sapore efficiente e aziendale, che a sua volte contiene un allegato in PDF costituito da una altrettanto cortese lettera firmata dall’AD (Amministratore Delegato) di Equitalia Benedetto Mineo

“Gentile Contribuente,

Le inviamo in allegato la comunicazione dell’Amministratore Delegato di Equitalia sulla possibilita’ di compensare i crediti commerciali nei confronti della Pubblica Amministrazione con i debiti indicati nelle cartelle di pagamento o in altri atti.

Il file allegato e’ in formato PDF, per aprirlo e’ necessario il programma Acrobat Reader. E’ possibile scaricare gratuitamente il programma collegandosi all’indirizzo http://get.adobe.com/it/reader/

Attenzione: non risponda a questa comunicazione in quanto la casella email mittente e’ utilizzata da sistemi automatizzati esclusivamente per l’invio del documento allegato.

Per avere informazioni e ricevere assistenza visiti il sito www.gruppoequitalia.it o chiami il numero verde 800 178 078 da telefono fisso o il numero 02 3679 3679 da telefono cellulare o dall’estero (secondo piano tariffario).
Cordiali saluti
Equitalia SpA”      

In allegato alla PEC la comunicazione dell’AD Equitalia

certificazione credito

Nella lettera  è contenuto l’invito, nel caso si abbiano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione da compensare con debiti,  a collegarsi con la seguente pagina del sito Equitalia: la Certificazione del Credito

Inoltre Equitalia ha predisposto la seguente Guida per le Compensazioni:

Crediti PP.AA. e compensazioni: guida elaborata da Equitalia

Il gruppo Equitalia ha realizzato una guida alle compensazioni debiti-crediti della Pubblica Amministrazione intitolata: “Hai crediti con la Pubblica Amministrazione? Puoi usarli per pagare cartelle equitalia:  scarica la Guida Compensazioni Equitalia

E’ in ogni caso una buona notizia per quelle aziende e soprattutto per le Imprese del settore Immobiliare ed Edilizio che da un lato hanno accumulato crediti verso la PP AA e dall’altro si trovano addebitate Cartelle esattoriali per Imposte e Contributi che non hanno potuto pagare proprio a causa dei mancati incassi dalla PPAA.

Restano alcuni interrogativi, per ora senza risposta.

  • E’ dal 1° Gennaio 2013 che l’entrata in vigore delle nuove norme sui pagamenti (voluta dalle norme Europee sull’abuso di posizione dominante) impone alla PPAA di effettuare il versamento del dovuto entro 30 giorni (60 per le sole ASL):  leggi l’articolo di Domoforum  pagamenti a 30 o 60 giorni!   Risulta che la legge sia ancora disapplicata, al punto da pensare (maliziosamente) che la PPAA per mezzo di Equitalia solleciti la possibilità di non pagare i propri debiti compensando con i crediti che essa ha nei confronti dei suoi stessi fornitori, i qual crediti erariali nel frattempo sono triplicati a causa delle sanzioni, interessi ed aggi vari.
  • La Certificazione richiede 60 giorni per il suo ottenimento: nel frattempo le cartelle esattoriali fanno il proprio corso ed accumulano interessi, senza contare il rischio di azioni esecutive o “cautelative” (Ganasce fiscali ed ipoteche legali)
  • Se il “Contribuente” riesce alla fine a compensare un suo debito di una certa cifra (poniamo 10.000 €) maturato 1 anno prima ed aggiornato alla data della compensazione con aggiunta di interessi e spese varie, per cui poniamo sia diventato di € 11.000, con un proprio credito di 50.000 € maturato 2 anni prima, dovrebbe a rigor di logica, dapprima  rivalutare l’intero importo di € 50.000 con l’applicazione degli interessi legali nella misura stabilita dal Decreto Legislativo 9 novembre 2012, n. 192 e pertanto di circa il 9-10 % annuo, per cui il credito sarebbe di € 60.000 circa.  Dopo la compensazione, per il principio per cui anche l’Equitalia dapprima imputa i pagamenti agli interessi e spese e poi al capitale, resterebbe quindi un credito di € 49.000.  Ci permettiamo di dubitare che le cose vadano poi così.
  • Vi sono anche aziende che, pur avendo molti crediti verso la Pubblica Amministrazione, hanno sempre pagato in tempo le imposte e non hanno cartelle esattoriali a debito: dal momento che i crediti sono tuttora difficili da esigere non vorremmo restasse solo il consiglio di sospendere i pagamenti.  In questo caso però le Aziende si troverebbero a dover pagare, sia pur per compensazione, anche le sanzioni senza poter a loro volta sanzionare la PP.AA. 
  • L’improvvisa efficienza operosa dopo tanta inerzia pare, a chi voglia dare interpretazioni maliziose, una trovata per sopperire alla impossibilità da parte della PP.AA. di pagare i fornitori nei tempi previsti dal citato DL 192/2012. “Non posso pagare entro le scadenze e pertanto chiedo di compensare”.  Siamo di nuovo all’abuso di posizione dominante.

Questi e molti altri interrogativi agiteranno le Associazioni Consumatori ed i Fiscalisti, nonostante i toni pacati di Equitalia.

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