venerdì 15 maggio 2015

Osservatorio Mutui.it: notizie positive sul mercato della casa

 

Nell’ultimo mese il tema mutui è tornato al centro della discussione non solo per chi si occupa di economia: l’interesse verso i finanziamenti per comprare casa si sta riaccendendo tra i cittadini che vogliono approfittare di un momento decisamente propizio per pensare all’acquisto di una proprietà. Le compravendite, effettivamente, continuano a segnare un andamento positivo e l’Euribor ha raggiunto dopo tanto tempo il segno negativo. Grazie a questi fattori sono sempre di più gli italiani che fanno il fatidico passo: chiedere un mutuo.

Ai cittadini che tornano a essere fiduciosi arrivano risposte positive anche dalle banche, stando all’ultimo Osservatorio pubblicato dai siti di comparazione di mutui Facile.it e Mutui.it. Secondo i due portali, oltre alla richieste, negli ultimi sei mesi è cresciuta anche la cifra che si ottiene dagli istituti bancari: il mutuo medio erogato è pari a 120.000 euro, cifra che segna un +5,4% rispetto al semestre scorso e sale del 12,5% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Cresce l’erogato e il loan to value

La ricerca ha esaminato le richieste e i finanziamenti erogati nei mesi tra novembre 2014 e aprile 2015. Le buone notizie che emergono da questo studio sono molte e riguardano diversi fronti dei finanziamenti per la casa. Infatti è positivo anche il rapporto tra la cifra che viene richiesta per il mutuo e quella che poi la banca, una volta esaminata e approvata la pratica, decide di erogare. A ottobre del 2014, data dell’ultima rilevazione, la differenza era scesa dal 20% all’11%; da questo rapporto emerge che si chiedono mediamente 126.000 euro (dato che non è cambiato rispetto a sei mesi fa) e se ne ottengono solo il 4% in meno, ossia 120.000 euro.

Così come per il divario tra richiesto ed erogato, i risultati sono positivi anche per il loan to value: si tratta della percentuale che viene concessa dalle banche rispetto al valore totale dell’immobile che andrà acquistato. Nell’ultimo studio dei due portali la variabile era in aumento, dal 44% al 49%; in quest’analisi, invece, la situazione appare più rosea visto che si è finalmente superata quella che viene definita come una soglia psicologica, ovvero quella del 50%: si richiede il 55% e si ottiene il 52%. Per quanto riguarda la durata media del rimborso del mutuo non ci sono variazioni e rimane ferma ai 21 anni. Cambia, seppur di poco, l’età media di chi chiede un finanziamento della casa che passa dai 41 ai 40 anni.

Tassi convenienti per il fisso e per le surroghe

Un’importantissima novità emerge guardando al dettaglio del tipo di finanziamento richiesto, in particolare studiando la scelta dei tassi da applicare al proprio mutuo. Se prima prevaleva la tendenza per il tasso di interesse variabile, ora ben il 60% opta per un tasso fisso, evidentemente per sfruttare la decrescita che gli indici stanno subendo in questi ultimi mesi, vicina ai minimi storici.

Sul tema è intervenuto anche l’Amministratore Delegato di Facile.it che ha ricordato come questa tendenza a optare per il fisso testimonia l’attenzione dei cittadini verso tematiche un tempo riservate solo agli esperti di economia. Oggi, invece, pur di sfruttare al meglio le possibilità di mercato, ci si informa e si scelgono con consapevolezza le migliori forme di investimento possibili. Secondo Mauro Giacobbe questo è il momento giusto per pensare all’acquisto di una casa, ma è anche un buon momento per chi ha sottoscritto un mutuo diversi anni fa e che ora può approfittare della possibilità di surrogarlo a tassi decisamente più vantaggiosi. E di fatto proprio la surroga è protagonista, in questi ultimi sei mesi, di un vero e proprio boom, si parla di una crescita che supera il 200%.

Cosa cambia per la prima casa?

Quando si concentra il focus solo sui mutui per la prima casa qualcosa cambia: le cifre richieste si alzano dell’1% e arrivano a una media di 133.000 euro e anche la cifra erogata subisce un rialzo del 3% e, da 122.000 euro, arriva a 125.000 euro. Il divario tra ciò che si chiede e ciò che poi si ottiene si riduce arrivando al 6%. Sale il loan to value che in questo caso arriva addirittura al 61%.

Osservatorio Mutui.it: notizie positive sul mercato della casa
Federica Tordi
Thu, 14 May 2015 10:15:10 GMT