venerdì 1 maggio 2015

Mutuo: come sospenderlo a causa di difficoltà economiche

 

Sospensione Mutuo

Per la sospensione del mutuo è stato trovato un accordo tra ABI (Associazione Bancaria Italiana) e le Associazioni dei consumatori, al fine di integrare le disposizioni che regolano il Fondo Pubblico per la Solidarietà previsto dalla Finanziaria. Questa sospensione però riguarda solamente chi si trova ad affrontare chiare e oggettive difficoltà economiche, con la possibilità di prendere fiato per un anno.

Sospensione mutuo nel triennio 2015-2017

L’accordo raggiunto riguarda il triennio 2015-2017 e si integra con la Legge di Stabilità, permettendo di sospendere per dodici mesi il pagamento della quota capitale non solo dei mutui sulla prima casa, garantiti da ipoteca, ma anche dei finanziamenti per il credito a consumo. A patto che questi abbiano una durata superiore ai due anni. Ciò diventa quindi una misura complementare al Fondo di Solidarietà per la Sospensione Mutui, che a differenza però permette di interrompere l’intera rata per un periodo massimo di 18 mesi. Tanto che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha dichiarato che sarebbe auspicabile richiedere la sospensione del mutuo direttamente con il Fondo di Solidarietà. Chi però non dovesse riuscirci così può appellarsi alla moratoria ABI.

Sospensione mutui: il 18,6% arriva dall’edilizia

In base agli ultimi dati emerge che il patto siglato tra ABI e alcune Associazioni d’Impresa abbia permesso alle aziende edilizie di presentare 40.776 domande di sospensione mutuo. Questo dall’ottobre 2013 al febbraio 2015, grazie all’Accordo per il credito, che resterà in vigore fino a dicembre 2017. Il controvalore complessivo del debito residuo è quindi pari a 14 miliardi di euro, con una maggiore liquidità  a disposizione delle imprese, che si aggira intorno ad 1,7 miliardi. Il settore in cui si sono evidenziate maggiori richieste è quello del “commercio e alberghiero”, con un 27,1%, seguito poi dall’ “industria” (14,9%) e dall’ “edilizia e opere pubbliche”.

L’Abi ricorda inoltre che il nuovo Accordo per il credito 2015 permette di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di questo strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.