sabato 4 luglio 2015

Se il conduttore smette di pagare l’affitto per cause del padrone di casa

 

Affitto IMU e TASI cosa paga inquilino

L’inquilino non può autoridursi il canone della locazione per la presenza di vizi dell’immobile, che lo rendono inutilizzabile rispetto a quanto concordato nel contratto con il locatore.

Se l’inquilino ritiene che si sia realizzata, per qualsiasi causa, una diminuzione delle qualità dell’immobile preso in affitto – per esempio, per un vizio del bene o per la mancata manutenzione da parte del proprietario – non può smettere, solo per questo, di pagare il canone di affitto mensile. Lo può fare solo se espressamente autorizzato dal giudice a seguito di una causa (volta ad accertare l’inadempimento contrattuale del locatore) o nei casi in cui manchi completamente la controprestazione.

Viceversa, l’inquilino che abbia subito una diminuzione nel godimento del bene locato non può decidere, di propria spontanea volontà, la riduzione del canone di affitto, anche perché per liquidare la relativa misura del danno c’è sempre bisogno di un accertamento giudiziale.

Lo ha detto il Tribunale di Palermo in una recente sentenza [1].

Il caso è quello di una società che aveva preso in affitto un magazzino, a uso commerciale, per vendita di autoricambi. Senonché il piazzale antistante il locale, su cui i clienti erano soliti sostare per le riparazioni, era stato poi utilizzato dal condominio per posti auto dei condomini, sottraendone di fatto la disponibilità al conduttore.

Note

[1] Trib. Palermo sent. n. 140 del 14.01.2015.