domenica 14 giugno 2015

Imu e Tasi: le imposte per la casa ereditata

 

Regime fiscale per acquisto prima casa le regole

Alla morte di mio padre, deceduto a inizio anno, sono diventato erede e quindi proprietario della casa dove vivevamo, con mia madre che però ha il diritto di abitazione. Devo pagare l’Imu?

No. Nel caso in cui vi sia un soggetto che abbia il diritto di abitazione sull’immobile – diritto che, appunto viene riconosciuto per legge al coniuge superstite – è quest’ultimo il soggetto tenuto al versamento di tutta l’imposta sulla casa. Imposta che, peraltro, egli non sarà tenuto a pagare in quanto è la sua abitazione principale.

Negli altri casi, agli eredi non è consentito differire il termine di pagamento per l’imposta sulla casa. È questa l’interpretazione fornita dal ministero delle Finanze che, nelle “linee guida” per la predisposizione dei regolamenti Imu, ha precisato che il Comune non può legittimamente stabilire il differimento di pagamento dell’imposta (la legge [1] lo prevedeva per l’Ici, ma tale norma non è stata prevista anche per l’Imu).

Posto che in base al codice civile [2] gli eredi, salvo rinuncia, acquisiscono l’obbligo di pagare l’Imu e Tasi dal giorno del decesso del contribuente – a prescindere dalla presentazione della dichiarazione di successione, entro un anno dall’evento luttuoso -, ne deriva che, qualora il contribuente-proprietario dell’immobile sia deceduto tra il 16 gennaio e il 15 giugno, gli eredi sono tenuti a pagare entro il 16 giugno (e quindi anche dopo un solo giorno, se il decesso avviene il 15 giugno) quanto dovuto a titolo d’acconto per il de cuius.

Sempre entro la stessa data, gli eredi saranno tenuti a versare anche il 50% delle imposte calcolate dalla data del decesso alla fine dell’anno, in ragione delle rispettive quote ereditate.

Considerando però che il chiamato potrebbe dichiarare di non voler accettare l’eredità, è evidente che, qualora il decesso intervenga a ridosso della data del pagamento, un tardivo versamento delle imposte non dovrebbe essere sanzionato dal Comune.