giovedì 6 agosto 2015

Agevolazione prima casa: domanda di trasferimento entro i termini

 

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Quando si parla di agevolazioni prima casa è importante rispettare determinate regole, come quella del trasferimento della propria residenza nell’immobile acquistato, entro diciotto mesi dalla stipula dell’atto. Se però questo effettivamente non avviene, importante è che sia stata presentata la domanda presso il Comune, entro i termini prestabiliti. A sentenziarlo è proprio la Commissione tributaria regionale di Milano, sezione staccata di Brescia, con la sentenza 2485/67/15 depositata l’8 giugno 2015.

Il caso

Un contribuente si è visto recapitare dall’Agenzia delle Entrate un avviso di liquidazione Iva, relativo ad un atto di compravendita di un fabbricato. In quanto la residenza non era stata trasferita nel Comune dove si trovava l’immobile, e l’agevolazione Iva del 4% doveva essere revocata.

Il contribuente però ha deciso di fare ricorso, sottolineando il fatto che non è chiaramente dichiarato che colui che acquista un immobile debba materialmente trasferirsi entro diciotto mesi. Ma ciò che invece viene disposto è che sia necessario, entro quel termine, presentare domanda di trasferimento presso il Comune.

La sentenza

La Ctp ha accolto il ricorso del contribuente, dichiarando che non era indispensabile terminare la procedura amministrativa, ma bastava averla avviata. Mentre l’Agenzia dell’Entrate ha deciso di fare appello in Ctr.

La sezione staccata di Brescia ha respinto così l’appello d’ufficio, rifacendosi ad un’ordinanza della Corte di Cassazione, che afferma che per usufruire delle agevolazioni prima casa, è necessario rilevare la data in cui il contribuente ha reso la dichiarazione del trasferimento di residenza.

Requisiti necessari per usufruire dei benefici

  • L’immobile non deve far parte delle categorie catastali A1, A8 e A9;
  • deve essere ubicato nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza, oppure dove questo svolge la propria attività;
  • qualora l’acquirente si trovi all’estero per motivi di lavoro, può usufruire delle agevolazioni nel territorio del Comune dove si trova la propria attività;
  • qualora il cittadino italiano sia un emigrato all’estero, purché l’immobile sia acquistato come prima casa. La documentazione necessaria per attestare ciò può essere fornita attraverso il certificato di iscrizione all’AIRE.