domenica 29 maggio 2016

Mutui in aumento per questo inizio 2016

 

 

Mutui in aumento inizio 2016
Il 2015 era terminato con una netta ripresa del mercato immobiliare e anche il 2016 ha avuto inizio con un trend più che positivo, soprattutto per l’erogazione dei mutui. Sembra infatti che il mercato del credito abbia avuto una definitiva scossa sbloccandosi nel mese di aprile, grazie ai mutui e ai prestiti che hanno registrato un forte incremento.

Torna la fiducia delle famiglie all’acquisto

In base al rapporto mensile dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) nel mese appena trascorso i prestiti alla clientela sono stati pari a 1.820,3 miliardi di euro, risultando così superiori di oltre 134 miliardi all’ammontare complessivo della raccolta da clientela. Inoltre a marzo, anche il totale dei finanziamenti per famiglie e imprese ha presentato una variazione positiva nei confronti dello stesso mese del 2015. Mentre nel febbraio 2016 l’ammontare complessivo dei mutui ha evidenziato una variazione positiva del +1% nei confronti dello stesso mese di un anno fa.

Il tutto conferma la ripresa del mercato dei mutui e la fiducia delle famiglie italiane che sono tornate verso la scelta dell’acquisto. E’ bene infatti dire che da fine 2007 ad oggi i prestiti sono passati da 1.673 a 1.824,3 miliardi di euro (per le famiglie) e da 1.279 a 1.43,5 miliardi di euro per le imprese.

Record al ribasso per i tassi di interesse

Un’altra nota positiva sono i tassi di interesse sui prestiti che si attestano su livelli ancora più bassi.

Il tasso medio sulle nuove operazioni per  l’acquisto di abitazioni si trova al 2,36%, toccando il minimo storico (2,41% il mese precedente; 5,72% a fine 2007). Mentre sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso.

Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è collocato all’1,80%, 1,70% il mese precedente e 2,03% a gennaio 2016 (5,48% a fine 2007). Infine il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,16%, toccando il minimo storico (3,21% il mese precedente; 6,18%, prima della crisi, a fine 2007).

Durata dei mutui

Riguardo alla durata, prevale ancora la categoria 20 anni con il 26,3%, seguita dal lungo termine dei 30-40 anni con il 24,4%. Non si fermano invece i mutui di surroga, che fanno segnare il 48,5% delle erogazioni totali, seguite per il 40,3% dai mutui per l’acquisto della prima casa.

Decreto mutui a difesa dei consumatori

Il governo il 20 aprile scorso ha varato il decreto legislativo sui mutui attuando la direttiva europea sui “contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali”, che stabilisce maggiori protezioni per i consumatori.

Il decreto si rivolge a:

  • mutui aventi ad oggetto la concessione di credito garantito da ipoteca su un immobile residenziale;
  • mutui finalizzati all’acquisto o alla conservazione del diritto di proprietà su un terreno o su un immobile edificato o progettato.

Nello specifico, la direttiva vuole garantire un’elevata garanzia dei consumatori che sottoscrivono contratti di credito relativi a beni immobili (mutui immobiliari garantiti da ipoteche o finalizzati all’acquisto del diritto di proprietà su un immobile).  La direttiva impone, tra l’altro, che siano fornite al consumatore informazioni precontrattuali dettagliate su un Prospetto Informativo Europeo Standardizzato (PIES o ESIS), spiegazioni adeguate prima della conclusione del contratto di credito e chiarimenti in ordine al calcolo del tasso annuo effettivo globale (TAEG).