venerdì 24 ottobre 2014

Affitti: fondo per aiutare gli inquilini morosi incolpevoli

 

inquilino-moroso

Per chi non riesce a pagare l’affitto ed è considerato un inquilino moroso incolpevole è previsto un Fondo di importo massimo di 8 mila euro. Il tutto è stato reso possibile grazie al ministero delle Infrastrutture, che ha destinato 20 milioni di euro per gli anni 2014 e 2015 a coloro che si trovano improvvisamente impossibilitati a provvedere al pagamento del canone di affitto. La disponibilità è ripartita attraverso le regioni, in base al numero di sfratti per morosità emessi in determinate aree italiane. Il 30% spetta al Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Campania, mentre il restante 70% è distribuito tra tutte le altre regioni, comprese quelle autonome.

Cosa significa morosità incolpevole

Si indica con l’impossibilità di provvedere al pagamento del canone a causa di una sopravvenuta riduzione del reddito familiare, causata da:

  • perdita di lavoro per licenziamento;
  • accordi aziendali o sindacali che riducono l’orario di lavoro;
  • cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limitino notevolmente il reddito;
  • mancato rinnovo di contratto di lavoro;
  • cessazione di attività libero-professionale o imprese registrate;
  • malattia grave, infortunio, o decesso di un componente del nucleo familiare.
Come si accede al Fondo:
  • I.S.E. non superiore ai 35.000 euro, o un reddito derivante da una regolare attività che non superi un valore I.S.E.E. di 26.000 euro;
  • se si ha  un’intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida;
  • se il contratto di locazione è regolarmente registrato;
  • abbia la cittadinanza italiana, di un paese dell’UE, oppure sia provvisto di un regolare permesso di soggiorno;
  • non si deve essere titolari di un diritto di proprietà o di usufrutto nella provincia di residenza;
  • costituisce criterio preferenziale avere all’interno dell’abitazione un ultrasettantenne, con invalidità al 74%, in carico ai servizi sociali o alle aziende sanitarie locali.
Priorità per la concessione:

I comuni possono dare inoltre priorità ai:

  • coinquilini che sottoscrivano con il proprietario un nuovo contratto a canone concordato;
  • coloro che per cause economiche non possono versare un deposito cauzionale per un nuovo contratto di locazione.