domenica 15 giugno 2014

Niente sanzioni per chi sbaglia i calcoli della Tasi o la paga in ritardo.

 

Niente sanzioni per chi sbaglia i calcoli della Tasi o la paga in ritardo.

Nessuna sanzione né interessi moratori per i proprietari di immobili che sbagliano a calcolare la Tasi, o non si accorgono di doverla pagare entro il 16 giugno. Secondo lo Statuto del Contribuente, infatti, non si possono ricevere sanzioni per violazioni causate da ritardi, omissioni od errori dell'amministrazione o per l'incertezza della portata della norma.

iStock 000009442683SmallCi pensa ancora una volta lo Statuto del Contribuente a fornire una protezione a tutti coloro che non effettueranno il pagamento della Tasi nei giusti tempi e nei giusti termini. La Legge 212/2000 è stata ricordata dal sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, nella risposta al question time in Commissione Finanze alla Camera. L'art. 10 dello Statuto stabilisce infatti che "non sono irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente, qualora egli si sia conformato a indicazioni contenute in atti dell'amministrazione finanziaria, ancorché successivamente modificate dall'amministrazione medesima, o qualora il suo comportamento risulti posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni od errori dell'amministrazione stessa". Inoltre "le sanzioni non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull'ambito di applicazione della norma tributaria o quando si traduce in una mera violazione formale senza alcun debito di imposta". In buona sostanza il proprietario che non pagherà entro il 16 giugno il primo acconto di Tasi perché non era a conoscenza della scadenza, o non verserà tutto il dovuto a causa di uno sbaglio nei calcoli, non subirà penalizzazioni amministrative.

Al contribuente basterà regolarizzare la propria posizione pagando solo l'imposta dovuta, senza sanzioni e interessi, ma in tempi non meglio specificati dal momento che la risposta al question time precisa solo che la situazione sarà monitorata dal Governo.

Lo stesso richiamo allo Statuto era stato effettuato nella circostanza del ritardo nel saldo della Tares per il 2013 e dell'Imu 2013. In quest'ultimo caso, ricordiamo che la Legge di Stabilità 2014 ha disposto la non applicazione di sanzioni e interessi, a condizione che la differenza sia corrisposta entro il termine di versamento della prima rata dell'Imu dovuta per il 2014, quindi il prossimo 16 giugno. Stessa data di scadenza per chi deve mettersi in regola non avendo ricevuto dal Comune i bollettini della Tares 2013 o ha sbagliato i conteggi, nonché per la cosiddetta mini-Imu pagata il 24 gennaio scorso.