domenica 30 novembre 2014

Tassa unica sulla casa, cosa cambia?

 

Tassa unica sulla casa, cosa cambia?

Anche l'Unione Europea ha dato la sua approvazione alla Legge di Stabilità, che nella sua ultima versione all'esame della Camera dovrebbe contenere anche un emendamento che cambierà la tassazione sulla casa, introducendo la tassa unica.

9491897 mlMentre arrivava l'approvazione dell'Unione Europea alla Legge di Stabilità, in Italia la discussione sulla stessa programmata in Aula a Montecitorio per il 24 novembre slittava al 27. Oggetto della disamina sono gli emendamenti ancora in fase di valutazione, fra i quali si annovera quello sulla tassa unica per la casa preannunciata qualche settimana fa dal Governo Renzi. Una riforma che si rende ancor più necessaria dal momento che siamo ormai alla fine dell'anno e i tetti di aliquota e le agevolazioni statali sono state previste solo per il 2014, facendo presagire per il 2015 aumenti record, a meno di modifiche.

Cosa cambia. La Local Tax alla quale sta lavorando l'esecutivo riunirà Imu, Tasi, addizionali Irpef e altre imposte comunali come la Tosap sull'occupazione del suolo pubblico e quella sulle affissioni pubblicitarie. La novità fiscale entrerà in vigore nel 2015, e l'accordo con i sindaci prevede che l'imposta non riguardi i proprietari di case dal valore catastale inferiore ai 300 euro, mentre per gli altri le aliquote varieranno dal 2,5 al 5 per mille, con una detrazione fissa di 100 euro per la prima abitazione.

Detrazioni. La Local Tax si configura sempre più come un ritorno alla vecchia Imu, anche se più cara. Dovrebbero tornare infatti le detrazioni fisse sulle abitazioni principali che erano venute meno con la Tasi (200 euro più 50 euro per ciascun figlio convivente di età inferiore ai 26 anni). Ai Comuni viene lasciata la possibilità di introdurre ulteriori sgravi basati sull'ISEE.

Seconde case e uso diverso. I proprietari di seconde case e di negozi se la passeranno anche peggio: l'aliquota da corrispondere, che attualmente varia tra l' 8,6 e il 10,6 per mille, verrà calcolata tra l'8,5 e il 12 per mille. Novità anche per capannoni industriali, alberghi e centri commerciali, che vedranno la loro addizionale Irpef tornare tutta allo Stato. In cambio i Comuni si vedranno corrispondere 4,5 miliardi di gettito dall'Imu proveniente dalla categoria D.

Affitti. La Local Tax verrà pagata interamente dal proprietario, quindi verrà cancellata la quota a carico degli inquilini che hanno affittato una abitazione. Imprese e negozi, in caso di affitto dei locali, saranno invece tenuti a pagare la loro parte, comprendente anche altri tributi come quello sulle affissioni. Diverso il discorso per quanto riguarda la Tari: l'imposta sui rifiuti, impossibile da accorpare nella tassa unica, rimarrà separata e continuerà ad arrivare il classico bollettino precompilato intestato all'utilizzatore effettivo del locale.

Deducibilità delle imprese. Con la Local Tax cambia la quota di deducibilità delle imprese, che passa al 30% dall'attuale 20% dell'Imu e il 100% della Tasi.