domenica 2 novembre 2014

Lo Sblocca-Italia verso la conversione in legge, ecco l'ultima versione.

 

Lo Sblocca-Italia verso la conversione in legge, ecco l'ultima versione.

Niente riduzione dell'iva per le ristrutturazioni edilizie né aumento per le nuove costruzioni vendute dalle imprese; torna l'obbligo di concedere in affitto la casa acquistata con l'incentivo Irpef del 20%. A poche ore dall'approvazione definitiva del decreto Sblocca-Italia prima della sua conversione in legge, ecco come cambia il testo.

HiResIl testo dello Sblocca-Italia torna domani all'esame della Camera per incassare la fiducia definitiva prima dell'11 novembre, termine previsto per la conversione in legge del decreto. Vediamo le modifiche apportate dalla Commissione Bilancio, e le misure che non sono passate agli ultimi esami delle commissioni parlamentari.

  • Iva per ristrutturazioni: salta la riduzione iva al 4% sugli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica degli immobili. La misura sarebbe stata finanziata con il contemporaneo aumento al 10% dell'imposta sul valore aggiunto per l'acquisto, direttamente dall'impresa, di costruzioni adibite a prima abitazione.
  • Incentivi all'acquisto di immobili: è stato nuovamente introdotto il vincolo dell'affitto per poter usufruire dell'agevolazione Irpef pari al 20% sull'acquisto di abitazioni direttamente dalle imprese costruttrici. Il bonus è valido per l'acquisto di case di nuova costruzione, restaurate o ristrutturate, purché invendute alla data di entrata in vigore della legge, e affittate a canone concoradte per almeno otto anni.
  • Dismissioni immobiliari: l'agenzia del demanio si vedrà conferiti poteri di deroga sulle dismissioni immobiliari, anche nel caso in cui non arrivino i piani dei ministri. Ripristinata anche la deroga sulla consegna dell'attestato di prestazione energetica (APE) per le operazioni immobiliari disciplinate dallo Sblocca-Italia.
  • Grandi locazioni: la norma liberalizza il mercato delle grandi locazioni, ossia gli affitti di immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, incluse le attività alberghiere. Nei casi il canone non superi i 250mila euro all'anno, le parti potranno concordare le condizioni di locazione da inserire nel contratto stesso, come la durata. Restano fuori solo i locali qualificati di interesse storico a seguito di provvedimento regionale o comunale.
  • Rent to buy: le parti dovranno definire in sede di contratto la quota del corrispettivo che il concedente deve restituire in caso di mancato acquisto dell'immobile entro la data fissata.
  • Housing sociale:i "progetti di recupero di immobili a fini di edilizia residenziale pubblica, da destinare a nuclei familiari utilmente collocati nelle graduatorie comunali per l'accesso ad alloggi di edilizia economica e popolare e a nuclei sottoposti a provvedimenti di rilascio per morosità incolpevole, nonché agli immobili da destinare ad auto recupero, affidati a cooperative composte esclusivamente da soggetti aventi è requisiti per l'accesso all'edilizia residenziale pubblica" avranno priorità di valutazione nel quadro degli interventi di recupero degli immobili pubblici.
  • Decoro urbano: confermata l'esenzione dai tributi comunali per l'attività di riqualificazione di aree urbane, "concessa prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute".