sabato 20 settembre 2014

Sblocca-Italia in Gazzetta Ufficiale, tutte le novità per la casa e l’immobiliare.

 

Sblocca-Italia in Gazzetta Ufficiale, tutte le novità per la casa e l’immobiliare.

Il decreto Sblocca-Italia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 12 settembre, ha introdotto importanti novità in ambito immobiliare, entrate già in vigore a partire dal 13 settembre scorso. Fra queste, le semplificazioni in materia edilizia, la liberalizzazione del mercato delle grandi locazioni ad uso diverso e le agevolazioni per gli affitti.

iStock 000019561752LargeIl Decreto 133/2014, noto come Sblocca-Italia e recante "Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive", è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.212 del 12/9/2014, entrando così in vigore a partire dal 13 settembre scorso. Rispetto alle bozze che giravano nei giorni precedenti, nel testo definitivo sono state escluse alcune importanti misure a favore dell'immobiliare, come la proroga a tutto il 2015 dell'ecobonus del 65% per i lavori di efficientamento energetico e lo sgravio del 50% per le ristrutturazioni semplici, rinviati alla prossima Legge di Stabilità. Per altre misure è stata invece trovata una copertura; vediamo allora le novità che interessano il settore immobiliare, articolo per articolo.

  • Semplificazioni ed altre misure in materia edilizia: l'art. 17 prevede alcune misure per semplificare e accelerare il procedimento per il rilascio del permesso di costruire e ampliare le condizioni per ottenerne la proroga. Vengono semplificati anche gli adempimenti per la realizzazione di interventi che non determinano una trasformazione rilevante del territorio, come il frazionamento e l'accorpamento delle unità immobiliari e per l'esecuzione di varianti a permessi di costruire che non configurino variazioni essenziali.
  • Liberalizzazione del mercato delle grandi locazioni ad uso diverso dall'abitativo: al fine di attrarre i grandi investimenti esteri di carattere commerciale, l'articolo 18 del Decreto prevede la liberalizzazione del mercato delle grandi locazioni ad uso non abitativo con canone annuo superiore a 150.000 euro, anche per gli immobili adibiti ad attività alberghiera. Le parti potranno disciplinare autonomamente i termini e le condizioni del rapporto.
  • Esenzione dalle imposte di bollo e di registro in caso di accordi di riduzione dei canoni di locazione: l'art. 19 stabilisce che in caso di registrazione di una scrittura privata di riduzione canone, riferita a un contratto di affitto in corso, non saranno più dovute l'imposta di registro né quella di bollo. Tale esenzione riguarda verosimilmente tutte le scritture di questo tipo registrate da questo momento in avanti, anche se riguardanti contratti già in essere.
  • Misure per il rilancio del settore immobiliare: vengono ridefiniti i requisiti partecipativi dei soci delle SIIQ, le Società di Investimento Immobiliare Quotate, e resa più flessibile la gestione degli investimenti, al fine di superare le rigidità normative che hanno frenato lo sviluppo di tali società. L'art. 20 uniforma inoltre la normativa fiscale a quella dei fondi immobiliari.
  • Misure per l'incentivazione degli investimenti in abitazioni in locazione: trovata la copertura anche per la deduzione Irpef del 20% per chiunque acquisti o costruisca in appalto nuove case e le affitti a canone concordato, entro 6 mesi dall'acquisto e per almeno 8 anni. La deduzione è calcolata sul prezzo di acquisto fino ad un massimo di 300.000 euro, e avrà valore nel periodo 1 gennaio 2014 – 31 dicembre 2017 (art. 21).
  • Agevolazioni per i contribuenti virtuosi: l'art. 24 dà la facoltà ai Comuni di definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di progetti che abbiano come scopo interventi per la tutela e la riqualificazione del territorio da parte di cittadini singoli o comunità. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, o strade e la valorizzazione di zone delimitate del territorio urbano o extraurbano. In cambio, i Comuni possono decidere di ridurre o esentare i volontari dalle tasse relative al tipo di attività svolta.