domenica 27 aprile 2014

Quando si paga l’IRPEF sulle case sfitte

 

IDS

Con l’arrivo del periodo in cui bisogna presentare le dichiarazioni dei redditi relative agli immobili, è fondamentale fare chiarezza sulle varie novità legate a tutte le variazioni che si sono succedute negli ultimi mesi. Una delle prime variazioni rispetto allo scorso anno è che bisognerà tornare a pagare l’Irpef su alcune tipologie di immobili finora esentate. In particolare, le case teoricamente soggette ad IMU, ma che risultano sfitte, saranno nuovamente tassate.

Le case sfitte che però saranno nuovamente soggette alla tassazione IRPEF risultano essere quelle accatastate nel Comune in cui il proprietario ha effettiva residenza e detiene l’abitazione principale; oltre a questa imposta, sarà obbligatorio pagare anche addizionali sul 50% del reddito, nonostante siano già soggetti ad IMU.

Resta valida invece la possibilità di esenzione IRPEF per tutti gli altri tipi di immobili, così come accadeva nel 2013.

Altre tassazioni sugli affitti

Per quanto riguarda la deduzione forfettaria del 15% prevista sul canone annuo della locazione, è previsto un ulteriore ribassamento al 5%: pertanto i proprietari andranno a pagare il 95% Irpef previsto su tale canone.

Dove registrare i pagamenti

Sul modello 730 dedicato alla dichiarazione dei redditi, tutto ciò  che riguarda i fabbricati compare nell’apposito quadro B: quest’area sarà dunque riservata ai calcoli e alle segnalazioni relative al possesso di immobili di proprietà, in usufrutto, presenti nel territorio Italiano e naturalmente registrati presso il catasto edilizio. Non è prevista invece la registrazione del nudo proprietario di un immobile.

Bisogna invece indicare in questa sezione della dichiarazione dei redditi una serie di soggetti, se presenti:

  • Il coniuge per la casa coniugale
  • Gli assegnatari, in caso di alloggi riscattabili
  • I soci di società di tipo semplice
  • I soci di cooperative edilizie

Per poter effettuare i calcoli esatti e dunque compilare al meglio il modulo, sarà fondamentale inserire quello che è il dato essenziale, ovvero il valore della rendita catastale, facendo attenzione a non commettere errori in fase di rivalutazione.