venerdì 6 marzo 2015

Cedolare secca: si applica anche agli affitti brevi

 

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“La cedolare secca è un regime facoltativo, che si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile)”. È regolata dall’art. 3 Dlgs 14 marzo 2011 n.23 e
si applica anche agli affitti brevi.

Che cos’è la cedolare secca

La cedolare secca sugli affitti è una tassazione alternativa a quella ordinaria, che permette al locatore di pagare un’aliquota fissa sull’intero canone delle locazioni ed esclude per il periodo dell’operazione l’applicazione delle seguenti imposte:

  • Irpef;
  • imposta di registro dovuta sul contratto di locazione, generalmente  prevista del 2% del canone pattuito;
  • imposta di bollo sul contratto di locazione di euro 14,62 per ogni foglio.

Chi decide di avvalersi della cedolare secca deve preventivamente comunicarlo all’inquilino con lettera  raccomandata e deve essere consapevole che per quel  periodo è sospesa la facoltà di modificare il canone, anche se questa possibilità è prevista nel contratto di locazione. Qualora invece sia indicata un’espressa rinuncia sull’aggiornamento del canone non è necessario inviare nessuna comunicazione.


Cedolare secca sugli affitti brevi

L’imposta della cedolare secca è determinata dall’applicazione di un’aliquota del 21% per gli affitti brevi e deve essere applicata all’intero importo contrattuale del canone. In questo caso, quando le locazioni non hanno durata maggiore di 30 giorni si può avere la possibilità di non registrare il contratto. Qualora invece lo si voglia fare è necessario inviare il modello Rli presso l’agenzia delle Entrate. Infine, se non vi è un contratto con un termine fisso si può scegliere di registrare la scelta effettuata nella dichiarazione dei redditi, relativa al periodo d’imposta nel quale è prodotto il reddito.


Su quali contratti di locazione può essere applicata

L’applicazione del regime di tassazione sostitutivo può essere applicato ai contratti di locazione, che riguardano fabbricati censiti nella categoria catastale A, escluso A10. Sono invece estromessi tutti gli immobili dove vengono esercitate attività di impresa, di arti o di ufficio, anche se sono stati accatastati come abitativi. Inoltre è bene sottolineare che la cedolare secca è ammessa anche per locazioni di singole stanze all’intero di un’abitazione.