venerdì 6 marzo 2015

Affitti calmierati e housing sociale al centro del Piano Casa 2015.

 

Affitti calmierati e housing sociale al centro del Piano Casa 2015.

Il governo pensa ad un nuovo Piano Casa per affrontare l'emergenza abitativa: nel testo, pronto probabilmente a metà marzo, confluiranno misure che spaziano dall'housing sociale, con la riconversione degli immobili pignorati dalle banche, agli aiuti in favore delle giovani coppie che non riescono ad accendere un mutuo. Vediamo le anticipazioni.

emergenza abitativaIl viceministro delle infrastrutture Riccardo Nencini ha annunciato per il 2015 un Piano Casa con "le misure più grosse degli ultimi 20 anni". La presentazione è avvenuta a Roma durante un convegno promosso dal Ministero, con la partecipazione dei costruttori dell'Ance, Cassa depositi e prestiti e Abi. Il provvedimento è ancora in via di costruzione, ma le tempistiche sono strette e il progetto sarà probabilmente già pronto a metà marzo.

Secondo quanto preannunciato dal Viceministro Nencini, una parte del Piano prevede di rimettere sul mercato 20mila alloggi ad affitto calmierato, vendita calmierata o ad affitto destinato alla vendita calmierata, con un impegno di spesa intorno ai 400 milioni di euro, ovvero 150 milioni di investimento statale per il sostegno agli affitti e 240-250 milioni di vantaggi fiscali per coloro che intervengono su alloggi esistenti ma invenduti.

Il Piano Casa 2015 si concentrerà prevalentemente sull'housing sociale: da una parte si pensa alla riqualificazione di alcune aree delle città come quelle periferiche dove vivono il 65% degli italiani, attraverso la pianificazione urbanistica utilizzata per le smart city, quindi con l'ottimizzazione degli spazi e l'innovazione dei servizi pubblici. Dall'altra il Piano Casa terrà l'occhio puntato sulle categorie sociali più fragili, dando maggior rilevanza all'Isee piuttosto che al reddito imponibile, per il metodo di assegnazione degli alloggi. In accordo con le parti intervenute al convegno, c'è inoltre l'idea di riconvertire all'housing sociale gli immobili dati in pegno alle banche come garanzia, assegnandoli in affitto o in vendita o con altre formule alternative, come il rent to buy o l'obbligo di futuro acquisto, ecc. Oggetto della manovra, oltre agli immobili che le banche hanno acquisito dal creditore insolvente, saranno di proprietà delle imprese ancora in attesa di essere venduti.

Nel decreto non mancherà una misura a favore dei giovani: si pensa a mutui agevolati per le giovani coppie, consentendo l'accesso al credito alla forma più larga. Un aiuto concreto per quella parte della cittadinanza che non ha reddito e che ha difficoltà a trovare la propria indipendenza per mettere su casa e famiglia.