domenica 19 marzo 2017

Donazione della casa ai figli: quali sono le tasse?

 

  • Nell’ambito di tasse sulla casa, ecco un focus sulla tassazione delle donazioni della casa ai figli
  • Se i genitori scelgono la strada della donazione della casa ai figli ecco a quali tasse vanno incontro

donazione-casa-ai-figli

In caso di donazione della casa ai figli, le tasse da pagare sono escluse o agevolate. Questo perchè la donazione prevede il trasferimento della proprietà ai propri figli.

Le tasse quindi sono praticamente nulle, a meno che non si superi la soglia di 1 milione di euro di valore dell’immobile.  Nel caso in cui il valore dell’immobile superi il milione di euro, le tasse si pagheranno sul sul valore eccedente la franchigia (1 milione di euro) nella misura del 4%

Detto che la tassa di successione si applica raramente, è necessario sapere che in caso di donazione della casa ai figli, vanno corrisposte le imposte ipotecarie e catastali.

Sulle donazioni di un bene immobile o di un diritto reale immobiliare sono dovute quindi:

  • l’imposta ipotecaria, nella misura del 2% del valore dell’immobile
  • l’imposta catastale, nella misura dell’1% del valore dell’immobile

Per le donazioni di “prima casa” valgono le stesse agevolazioni concesse per le successioni. In sostanza, invece che applicare le citate percentuali sul valore dell’immobile, il beneficiario pagherà le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna.

L’agevolazione “prima casa” fruita per l’acquisto di immobili a titolo di donazione non preclude la possibilità di chiedere nuovamente il regime di esenzione in caso di successivo, eventuale acquisto a titolo oneroso di altro immobile (soggetto ad imposta di registro).

Al contrario, l’agevolazione prima casa fruita per l’acquisto di immobili per donazione preclude ulteriori acquisti agevolati a titolo gratuito, salvo che tali acquisti abbiano per oggetto quote dello stesso immobile.

Attenzione

Le agevolazioni fiscali Prima Casa vengono concesse se chi eredita l’immobile

  • non è titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove si trova l’immobile ereditato
  • non è titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altra casa di abitazione acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa.

Questi due requisiti devono sussistere entrambi. Inoltre, l’immobile deve trovarsi nel Comune in cui l’erede ha la propria residenza o in cui intende stabilirla entro diciotto mesi

Tasse per la donazione con riserva di usufrutto vitalizio

Nel caso in cui invece la donazione della casa ai figli preveda la riserva di usufrutto vitalizio, per poter stabilire il valore dell’immobile è necessario considerare l’età di chi dona, il valore catastale della casa  e  un valore rappresentativo dell’aspettativa di vita dell’usufruttuario.

Sul totalem verranno poi applicate aliquote e tasse come nella donazione senza riserva di usufrutto vitalizio