domenica 12 marzo 2017

L'attenzione delle banche è rivolta più alla qualità dell'immobile a garanzia del mutuo che alla sostenibilità del debitore"

 

https://www.youtube.com/watch?v=66WKyGjjU-o&feature=player_embedded

Il 2016 è stato un anno nettamente positivo per il mercato del credito con tassi ai minimi ed erogazioni che sono cresciute del 20%. Ma esistono ancora rischi per il settore legati alla necessità di una corretta valutazione degli immobili a garanzia dei prestiti e dai tempi ancora troppo lunghi per il recupero dei crediti, che ha portato le banche a porre attenzione non tanto alla sostenibilità del debitore, quanto alla qualità dell'immobile posto a garanzia del mutuo. A dirlo Stefano Magnolfi direttore di Crif Res, la linea del gruppo Crif specializzata nell'erogazione di servizi in ambito immobiliare.

Nel corso del suo intervento durante la prima edizione di Immonext, Stefano Magnolfi ha sottolineato come i segnali positivi che provengono dal mercato dei mutui sono accompagnati da una maggiore attenzione delle banche nella valutazione della sostenibilità del credito. "L'attenzione delle banche verso il debitore sarà mantenuta alta perché la strada da percorrere è quella della qualità del credito e della garanzia sottostante". "Un problema comune agli istituti di credito, italiani ed europei, è la corretta valutazione degli immobili a garanzia del credito. Non a caso il legislatore comunitario ha posto speciale attenzione al tema, dedicandogli un capitolo a parte nella nuova direttiva sui mutui".

Un altro fattore di rischio per il settore riguarda i tempi del recupero crediti. "In questo campo qualcosa si sta muovendo, con l'introduzione di formule extragiudiziali - si pensi al patto marciano - per il recupero dei crediti, allo scopo di trovare un accordo senza dover arrivare all'asta giudiziaria".