domenica 12 marzo 2017

Confedilizia: "Altro che ripresa, il settore immobiliare è ancora in piena crisi"

 

Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa

Nonostante l'Agenzia delle Entrate sottolinei il buon andamento del mercato immobiliare, secondo Confedilizia sono proprio i dati diffusi a certificare la persistente crisi del settore. “Nel 2016, il numero delle compravendite è stato inferiore di circa il 25 per cento (– 24,92%) rispetto al 2008,  e Italia è l’unico Paese europeo, a parte Cipro, in cui i prezzi sono scesi nel 2016"

Secondo la nota diffusa dalla confedarazione italiana sulla proprietà edilizia: "I dati dell’Agenzia delle entrate dimostrano che il mercato immobiliare italiano è ancora in crisi. Nel 2016, il numero delle compravendite è stato inferiore di circa il 25 per cento (– 24,92%) rispetto al 2008, ultimo anno prima della crisi economica mondiale, e di circa il 14 per cento (– 13,64%) rispetto al 2011 (con una punta del – 31% per il terziario), ultimo anno prima dell’inizio della ipertassazione patrimoniale Imu-Tasi".

"Se poi si guarda ai valori, il quadro si aggrava ulteriormente. Le stime più attendibili registrano un calo medio del 30 per cento solo a partire dal 2012, per non parlare dei milioni di immobili con valori azzerati per totale incommerciabilità. Ed Eurostat ha appena certificato che l’Italia è l’unico Paese europeo, a parte Cipro, in cui i prezzi sono scesi nel 2016"

"Altro che ripresa, il settore immobiliare è ancora in piena sofferenza e il motivo sta nel fatto che è stato colpito da due crisi: quella internazionale del 2008/2009 e quella, tutta italiana, causata dalla triplicazione della tassazione iniziata nel 2012. Per porre rimedio a tutto ciò, la soluzione è semplice: basta fare il contrario di quello che è stato fatto finora