venerdì 29 luglio 2016

Mutuo prima casa e ristrutturazioni: zero imposte se garantito da CDP

 

Niente imposta di registro prima casa, imposta di bollo e altre imposte indirette se il mutuo è garantito dalla Cassa Depositi e Prestiti attraverso il plafond casa alle giovani coppie e alle famiglie numerose o con disabili per consentire l’acquisto della prima casa o i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico. A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 61/E del 25 luglio 2016: gli sgravi fiscali previsti dall’articolo 5, comma 24, del decreto legge 269/2003, relativi ai contratti di finanziamento stipulati tra la Cassa depositi e prestiti e le banche intermediarie, si applicano anche ai mutui concessi da queste ultime ai beneficiari finali del prestito.

Plafond casa: come funziona

Il decreto legge n. 102/2013 detta una serie di disposizioni per favorire l’accesso al mutuo prima casa e ai finanziamenti perinterventi di ristrutturazione finalizzati ad accrescere l’efficienza energetica. La Cassa depositi e prestiti e l’ABI – Associazione Bancaria Italiana hanno sottoscritto il 20 novembre 2013 una convenzione per l’utilizzo di uno specifico plafond casa finalizzato alla concessione, da parte delle banche aderenti, di mutui ipotecari alle persone fisiche. Ciò vuol dire che i soggetti che hanno difficoltà ad accedere ai finanziamenti per l’acquisto della prima casa o le ristrutturazioni finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica possono ottenere un mutuo che viene garantito da tale fondo.

Chi può ottenere un mutuo garantito dalla Cassa Depositi e Prestiti

Non sono previsti requisiti particolari per presentare domanda di mutuo garantito dal plafond casa: chiunque può richiedere finanziamenti. I mutui sono però concessi in via prioritaria per l’acquisto della prima casa – preferibilmente di classe energetica A, B o C – e gli interventi di ristrutturazione e di accrescimento dell’efficienza energetica. Nell’erogazione dei finanziamenti è accordata priorità ai seguenti beneficiari:

  • le coppie giovani: ossia nuclei familiari costituiti da coniugi o da conviventi more uxorio – dunque anche famiglie di fatto – che abbiano costituito il nucleo da almeno due anni, in cui, alla data di presentazione della richiesta di mutuo, almeno uno dei componenti non abbia superato i 35 anni e l’altro non abbia superato i 40 anni di età
  • le famiglie di cui fa parte un soggetto disabile ai sensi della legge n. 104 del 5 febbraio 1992
  • le famiglie numerose, che abbiano tre o più figli

Come ha chiarito l’Agenzia delle Entrate i soggetti beneficiari in via prioritaria di un mutuo prima casa o ristrutturazioni per efficientamento energetico non sono tenuti al pagamento dell’imposta di registro prima casa, imposta di bollo e delle altre imposte indirette.

A quali condizioni viene concesso il mutuo garantito

Il plafond casa ammonta a 3 miliardi di euro. Ogni banca aderente alla convenzione può disporre mensilmente di 150 milioni di euro. L’importo finanziato non può superare:

  • 100.000 euro per gli interventi di ristrutturazione finalizzati all’accrescimento dell’efficienza energetica
  • 250.000 euro per l’acquisto di un immobile residenziale
  • 350.000 euro per l’acquisto di un immobile residenziale con interventi di efficientamento energetico

Le durate accordate possono essere di:

  • 10 anni per interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica
  • 20 e 30 anni per l’erogazione di mutui ipotecari destinati all’acquisto di abitazioni

Per quanto riguarda i tassi di interesse la convenzione tra ABI e Cassa depositi e prestiti stabilisce che l’utilizzo del plafond casa deve portare a un miglioramento delle condizioni finanziarie offerte ai beneficiari, ma i termini e le condizioni dei mutui ipotecari saranno negoziati dai contraenti.

Come presentare domanda di mutuo garantito dalla Cassa Depositi e Prestiti

La domanda di mutuo va presentata alle banche aderenti alla convenzione per l’utilizzo del plafond casa. In caso di accoglimento della richiesta l’esenzione dell’imposta di registro prima casa, dell’imposta di bollo e delle altre imposte indirette deve essere applicata sia al finanziamento principale intercorrente tra la Cassa Depositi e Prestiti e la banca intermediaria, sia al mutuo erogato dalla banca ai beneficiari finali, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate.
L’elenco delle banche aderenti alla convenzione è consultabile sul sito dell’Abi.