domenica 4 maggio 2014

Il Piano Casa Renzi: si può fare di più

 

Detrazione affitto, novità, triplicano gli importi.

La detrazione del canone di locazione abitativa, prima del Piano Casa Renzi del 28 marzo 2014,  era riservata ai soli titolari di un contratto di locazione concordato, secondo i cd “patti territoriali” e prevedeva  una detrazione Irpef di € 300 purché il reddito complessivo annuo fosse inferiore a 15.493,71 euro, oppure di  € 150,  per reddito  compreso tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.

Con il Piano casa 2014, la detrazione affitto sale a:

  • 900 euro per i redditi fino a 15.493,71 euro
  • 450 euro per i redditi compresi tra 15,493,71 e 30.987,41 euro.
  • Per i giovani di età tra i 20 ed i 30 anni, la detrazione affitto sale invece oggi a 991,60 euro, sempre se per un reddito complessivo  inferiore a 15.493,71 euro, e a condizione che la casa sia diversa dall’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati.

La detrazione spetta solo per i primi tre anni.

Piano casa 2014: la cedolare secca

Con il Piano casa 2014  è stata introdotta anche la riduzione dal 15 al 10% dell’aliquota della cedolare secca per le locazione a canone concordato, nonchè l’estensione della cedolare secca anche alle unità immobiliari abitative locate nei confronti di cooperative o enti senza scopo di lucro, se affidate ad uso abitativo a studenti universitari.

Piano casa: riscatto alloggi sociali

Altra misura riguarda il riscatto dell’alloggio sociale per gli inquilini che abitino in affitto da più di sette anni, una sorta di sconti per l’acquisto di alloggi popolari da parte di inquilini che li abitano. La novità riguarda infatti la possibilità di riscattare la totalità o una parte dei canoni corrisposti in conto del prezzo di acquisto dell’abitazione ma con la particolarità che il pagamento IMU rimarrebbe in capo al soggetto cedente per i primi 7 anni.

Detrazioni affitto: aumenti in vista

Numerose e in aumento le detrazioni Irpef per i conduttori di alloggi sociali.
La detrazione Irpef per chi vive in affitto in alloggi sociali aumenta a 900 euro per chi dichiara redditi inferiori a 15.493,71 euro ed  a   450 euro per chi dichiara redditi  inferiori ai 30.987,41 euro.

Piano casa 2014: altre misure

Tra le altre misure  anche il rifinanziamento del cosiddetto “fondo affitti” con una dote raddoppiata da 50 a 100 milioni per il biennio 2014-2015, la possibilità di escludere dalll’assoggettazione all’Irap e all’Ires i redditi derivanti dalla locazione di alloggi sociali percepiti da costruttori/proprietari per un periodo massimo di 10 anni, o fino al riscatto dell’immobile da parte del conduttore.

Il giudizio dell’Ance

“Questa manovra, se attuata in tempi adeguati e provvista delle necessarie coperture finanziarie, può dare quella svolta che chiedevamo da tempo”, commenta il Presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, analizzando i contenuti della manovra economica annunciata dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

“In particolare le unità operative che dovranno dare avvio ai programmi di edilizia scolastica e di contrasto al dissesto idrogeologico rappresentano quel punto di partenza per due grandi piani di messa in sicurezza e ristrutturazione del territorio italiano.

Piani che, come imprese di tutta la filiera dell’edilizia, compresi artigiani e professionisti, e grazie alla stretta collaborazione dei sindaci, possiamo realizzare in tempi brevi creando migliaia di posti di lavoro, all’insegna dellaqualità e del risparmio energetico“.

Secondo Buzzetti da promuovere è anche l’intervento sulla casa, che contiene elementi interessanti per rilanciare affitti ed edilizia sociale, anche se “per agevolare le imprese si poteva fare qualcosa di più“.

Desta invece preoccupazione la decisione di declassare il provvedimento sui pagamenti da decreto a disegno di legge. “Si tratta di una frenata che speriamo serva solo a guadagnare tempo per avere più margini di manovra e poter contare su maggiori risorse per allentare il Patto di stabilità interno: il pagamento di tutte le imprese non è più rimandabile soprattutto per le aziende edili che sono quelle che finora hanno pagato di più in tal senso”.


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