giovedì 10 gennaio 2019

Casa in affitto: come mettere a reddito una casa vuota


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Che la si sia ereditata o che sia rimasta disabitata a seguito di un trasferimento, una casa vuota può costituire una significativa fonte di reddito.
Certamente, molto dipende dalle caratteristiche e dalla collocazione della casa. Le grandi città offrono molteplici opportunità di scelta. Affittare a una famiglia costituisce, forse, la soluzione di più semplice gestione. Si tratta della scelta migliore soprattutto nel caso in cui si sappia di non avere stringente necessità di riavere la casa a disposizione nel breve termine. Infatti, i contratti di locazione residenziali sono, principalmente, di due tipi:4+4 e 5+2, dove i numeri stanno per gli anni di durata iniziale, più il rinnovo. Mentre l’inquilino ha sempre facoltà di scindere il contratto, dando il preavviso stabilito (che, solitamente, è di 3 o 6 mesi), per il proprietario il rinnovo si intende automatico e può chiedere l’interruzione del contratto anzitempo solo in alcuni casi specifici, normati dalla legge (ad esempio, inadempienze come il mancato pagamento dell’affitto, oppure se c’è una necessità, inderogabile e ben documentata, di rientrare in possesso della casa). Stanti queste condizioni, si tratta della forma contrattuale più comoda da gestire perché, tendenzialmente, si suppone che l’inquilino che opta per questa soluzione abitativa intenda restare in quella casa per diverso tempo. La differenza fra i due contratti è il canone: se nel 4+4 si intende a libero mercato, nel 5+2 è concordato o calmierato. Quest’ultima è una soluzione più adatta alle periferie cittadine, alle zone di minor pregio, magari alle piccole città: infatti, consiste nel concordare per l’affitto un prezzo tabellare, che tiene conto di alcuni parametri stabiliti da precisi accordi fra le associazioni di categoria di proprietari ed inquilini, sulla base delle caratteristiche della casa e della sua posizione. Il vantaggio per il proprietario è di natura fiscale, perché godrà di appositi sgravi. L’inquilino, dal canto suo, andrà a pagare un po’ meno del prezzo del libero mercato. Nelle piccole città e nelle periferie urbane questa costituisce una soluzione molto conveniente per tutti perché, spesso, il canone concordato è di poco inferiore alle tariffe del libero mercato, pur offrendo maggiori garanzie di sostenibilità di pagamento nel lungo termine da parte dell’inquilino.

Se l’abitazione è collocata in una grande città, dove l’industria è particolarmente fiorente o dove ha sede un’università prestigiosa, la soluzione più lucrativa è il contratto transitorio per studenti o lavoratori. Emblematico, in proposito, il caso di Bologna, sede dell’Università più antica d’Europa e già molto ambita dagli studenti, che, a seguito della concomitante apertura di alcune importanti realtà industriali, ha raggiunto la saturazione del mercato degli affitti, facendoli salire alle stelle. Se, dunque, si ha la fortuna di possedere una casa vuota in una città che presenta buone occasioni e un mercato immobiliare vivace, i contratti transitori sono quelli che permettono di guadagnare di più. Infatti, ogni studente, così come ogni lavoratore fuori sede, è disposto a sborsare, per una stanza, qualche centinaia di euro. Se la casa è abbastanza grande da ospitarne anche tre o quattro contemporaneamente, il guadagno è assicurato. Inoltre, è minore anche il rischio d’impresa: se una famiglia può trovarsi in difficoltà economiche e diventare morosa, è molto più difficile che accada con un gruppo di studenti – e a tutti in contemporanea. Chiaramente, la gestione sarà un po’ più complessa, in virtù del più frequente avvicendamento degli inquilini e delle maggiori necessità di manutenzione cui, tendenzialmente, andrà incontro la casa.
Un’altra soluzione molto lucrativa è l’affitto turistico: possibile nelle città d’arte così come nel luoghi di villeggiatura, è conveniente soprattutto se l’affitto non è strettamente stagionale, ma si può distribuire su diversi mesi l’anno. Chiaramente, in questo caso, si gioca tutto sulla collocazione dell’immobile: ci sono zone di estremo pregio ed altre che si stanno riscoprendo ora, anche grazie ad un crescente turismo dall’estero.
Se la casa è posta in un luogo non proprio centrale o semplice da affittare, non disperate: la soluzione c’è sempre. Ricordate che, con qualche miglioria, anche la casa di campagna dei nonni può diventare ambìta meta turistica. Dal ripristino industriale, alla creazione di un agriturismo, di una spa di lusso, di un ambiente a tema si può sempre trovare la soluzione per rendere appetibile la… vacanza a casa vostra! Bastano un po’ di fantasia e di senso degli affari!