lunedì 22 dicembre 2014

legge di stabilità 2015, il testo definitivo arrivato alla camera

 

dopo l'approvazione al senato, è arrivata alla camera per il via libera definitivo la legge di stabilità 2015. dall'anticipo sul trattamento di fine rapporto al credito d'imposta per le imprese, tutte le novità del testo che sarà licenziato nelle prossime ore

stop aumento tasi
la legge di stabilità contiene, ovviamente, molte norme di carattere fiscale. la più importante per il mondo immobiliare è lo stop all'aumento della tasi che, a legislazione vigente, sarebbe scattato automaticamente. le aliquote massime restano quelle del 2014, vale a dire il 2,5 per mille con un aggiuntivo 0,8 per mille in comuni che concedano delle detrazioni. non aumenta nemmeno il canone rai

credito d'imposta irap
le imprese prive di dipendenti, e che dunque non hanno costo del lavoro, avranno un credito di imposta del 10% per quanto riguarda l'irap. una decisione presa per sterilizzare l'abolizione del taglio dal 3,9 al 3,5 per cento dell'aliquota prevista nel decreto legge irpef

legge di stabilità, tfr in busta paga
chi ha bisogno di liquidi potrà farsi anticipare il trattamento di fine rapporto (tfr) in busta paga, ma contrariamente a quanto si era detto, il senato non è intervenuto sul punto più controverso. tale anticipazione sarà sottoposta a tassazione ordinaria, concorrendo in tutto e per tutto alla formazione del reddito dell'anno, e non al più favorevole regime separato normalmente applicato sulla “liquidazione”. lo stato conta, dunque, di incassare un bel sovrappiù di imposte da chi usufruirà dell'opzione. solo dipendenti privati: a quelli pubblici (oltre che a quelli domestici e agricoli) è preclusa. l'anticipo in via sperimentale è previsto dal marzo 2015 al giugno 2018. poi si vedrà

legge di stabilità, fondi pensione
aumenta la tassazione sulle casse previdenziali (al 26%) e sui fondi pensione (al 20%), ma chi effettua investimenti in economia godrà di un credito di imposta, del 6% per le prime, del 9% per le seconde, che compenserà l'incremento. lo strumento prevede, però, un tetto massimo di 80 milioni di euro. pagheranno di più anche le fondazioni, dovendo sottoporre a tassazione una maggiore quota di dividendi. misura retroattiva, compensata però per il primo anno da un credito di imposta.

legge di stabilità regime dei minimi
la scure prevista sul regime dei minimi si fa ancora più pesante nella versione definitiva. le nuove “piccole partite iva” saranno costrette non solo a fare i conti con le soglie differenziate a seconda del tipo di attività svolta (15mila euro per i professionisti, 40mila per i commercianti, per esempio), col coefficiente di redditività al posto delle detrazioni, con l'aumento dell'aliquota dal 5 al 15 per cento, ma anche con un divieto di cumulo che comporta l'esclusione dalle agevolazioni se, sommando un reddito da lavoro dipendente, si superano i 20mila euro

stufe a pellet
cattive notizie per chi è passato alle stufe a pellet per riscaldare la propria abitazione. l'iva sui “combustibili ricavati da segatura” sale dal 10 al 22 per cento. una misura che, nelle previsioni del governo, porterà nelle casse dello stato 96 milioni di euro. per contro sono stati in gran parte ripristinati gli sconti sul gasolio da riscaldamento e sul gpl per le zone montane e svantaggiate

allentamento patto di stabilità
nella manovra c'è, infine, 1 miliardo di euro per l'allentamento del patto di stabilità, che le regioni potranno girare ai comuni e l'esclusione delle spese per l'edilizia scolastica dal patto di stabilità per province e città metropolitane.