domenica 15 gennaio 2017

Che cosa determina l’usura bancaria sui mutui

Che cosa determina l’usura bancaria sui mutui

Tan, Taeg, Tegm, tasso di mora: una miscela di interessi che, se supera la soglia stabilita ogni trimestre, sconfina nell’usura. Vediamo come e che cosa fare.

L’usura è un reato [1] che consiste nel superare le soglie stabilite dalla Banca d’Italia sui tassi di interesse richiesti per prestiti e finanziamenti, quindi anche per i mutui per l’acquisto della casa. Questi tassi massimi, o tassi di soglia, vengono fissati ogni tre mesi con due valori: uno per il mutuo a tasso fisso e l’altro per il mutuo a tasso variabile. Se queste soglie vengono superate, il cliente ha diritto al rimborso degli interessi.

Si possono distinguere due tipi di usura bancaria:

  • l’usura originaria, che si determina al momento della stipula del mutuo e quindi in base alle condizioni del contratto. In questo caso, il finanziamento è da considerare parzialmente nullo, in quanto la clausola degli interessi non è valida: quelli pagati vanno restituiti e quelli mancanti non vanno pagati;
  • l’usura sopravvenuta, che si manifesta durante la restituzione del mutuo: al momento della stipula del contratto è tutto regolare ma successivamente il tasso diventa usuraio perché la soglia è più bassa. In questo caso vanno restituiti al cliente gli interessi pagati in più rispetto alla soglia di usura del trimestre [2].

Vediamo, a questo punto, che cosa determina l’usura bancaria sui mutui.

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Tassi d’interesse sul mutuo: Tan e Taeg

Il primo passo per sapere che cosa determina l’usura bancaria sul mutuo è capire che cosa si paga ogni mese alla banca. La rata del mutuo è composta da due elementi: la quota di capitale ricevuto in prestito da restituire ed il tasso di interesse applicato su quel capitale. Il tasso di interesse è dato dal Tan (Tasso annuo nominale) e dal Taeg (Tasso annuo effettivo globale). Il valore di queste due sigle combinate varia, principalmente, a seconda dell’istituto che concede il credito, dell’entità del mutuo, delle capacità economiche del richiedente e della durata del contratto. In ogni caso, se quel tasso di interesse – o uno solo dei due che lo compongono –  supera la soglia stabilita dalla Banca d’Italia, si può essere di fronte ad un caso di usura bancaria.

Usura sul mutuo: attenzione anche al Tegm

C’è un altro fattore che può determinare l’usura bancaria sul mutuo. Si tratta del Tegm, cioè del Tasso effettivo globale medio. Rappresenta il valore medio dell’operazione di credito e comprende anche gli oneri accessori del mutuo. Nel calcolo del Tegm vengono considerati questi elementi:

  • interessi corrispettivi;
  • interessi di mora;
  • assicurazione ed altre spese connesse al credito;
  • penale di estinzione anticipata e/o di risoluzione anticipata.

Un esempio: ci sono 5 banche che concedono il prestito. Una applica un tasso di interesse bancario con il Taeg al 10%, un’altra all’11%, e le altre al 12%, 13% e 14%. La somma di tutti questi valori è il 60%. Per ottenere il tasso medio, dividiamo questo valore per 5, quanti sono gli istituti di credito. Il risultato è 12%, che sarà il Tegm, cioè l’altro tasso che, se supera le soglie stabilite, può determinare l’usura bancaria.

Naturalmente, come detto prima, questo valore può cambiare nel singolo istituto bancario da cliente a cliente ed in base alle condizioni contrattuali alla stipula del mutuo: se si tratta di un lavoratore a tempo indeterminato oppure senza busta paga, se si mette sul tavolo la cessione del quinto, ecc.

Da ricordare, inoltre, che la rata del mutuo comporta in modo inversamente proporzionale la restituzione del capitale ed il pagamento degli interessi. Per farla semplice: se pago 500 euro di rata, nei primi mesi pagherò 150 euro di capitale e 350 euro di interessi (è un esempio, facciamo cifre tonde per una più facile comprensione). Verso la fine del mutuo starò già pagando 350 euro di capitale e 150 di interessi. E’ il cosiddetto metodo di rimborso alla francese nei prestiti (come il mutuo) che hanno una durata considerevole. La banca si tutela così dal rischio di insolvenza del cliente.

Quando si determina l’usura bancaria sui mutui?

Detto ciò, è più facile spiegare quando il cliente che chiede un mutuo si trova di fronte ad un tasso vantaggioso oppure ad un caso di usura bancaria. Il calcolo viene effettuato in base alla percentuale del Taeg e del Tegm (ricordate il significato, vero?). Bene: se il Taeg ha una percentuale inferiore o, al massimo, pari al Tegm, il cliente si trova di fronte ad un tasso vantaggioso, perché in linea con quanto offerto sul mercato.

Viceversa, se il Taeg ha una percentuale superiore al Tegm, forse è il caso di cambiare banca: vuol dire che la media è stata superata.

Ci sono, però, due cose molto importanti da considerare quando si va a sottoscrivere un mutuo e si vuole evitare di cadere nella trappola dell’usura bancaria.

La prima: se, per qualsiasi motivo, si vuole accendere un mutuo a tasso fisso, conviene dare un’occhiata ai livelli di soglia già stabiliti. Nel senso: se la soglia massima del tasso di interesse è fissata al 5% e mi offrono un mutuo al 4,95% fisso per 10 anni (parliamo sempre di numeri esemplificativi), il tasso del mio mutuo diventerà usuraio non appena la Banca d’Italia abbasserà quella soglia al 4,85%. Conviene, quindi, trattare per ottenere un margine più ampio.

La seconda questione. Quando si parla di usura bancaria sui mutui non bisogna pensare soltanto ad un tasso di interesse stratosferico ma anche alla possibilità che una determinata banca applichi delle spese e delle commissioni esorbitanti sul finanziamento. Questo è un altro elemento importante che determina l’usura bancaria sui mutui.

Usura bancaria: il tasso di mora

Altro fattore da non trascurare per determinare l’usura bancaria sul mutuo è il tasso di mora, cioè l’interesse che mi viene applicato se non rispetto le scadenze dei pagamenti delle rate. La Corte di Cassazione [3] ha stabilito che il tasso di mora costituisce in effetti una parte integrante del Tegm e che, quindi, concorre alla somma del tasso. Il quale, però, dev’essere sempre inferiore al tasso di usura. Questo pronunciamento non tiene conto del fatto che i tassi di mora siano effettivamente applicati, o meno.

Che cosa fare se si determina l’usura bancaria sul mutuo

Se si avverte di essere stato vittima di usura bancaria sul mutuo e si vuole chiedere un risarcimento si deve, come prima cosa, presentare un reclamo formale alla banca per chiedere che vengano ricalcolati tutti gli interessi. L’istituto è tenuto a rispondere entro 30 giorni.

Se la risposta non arriva entro questo termine oppure non soddisfa il cliente, quest’ultimo si può rivolgere entro 12 mesi dalla presentazione del reclamo all’Arbitro bancario e finanziario (una pratica che costa 20 euro). Per cause entro i 100.000 euro, i tempi non superano di norma i 4 mesi.

Se il mutuatario la spunta, la banca deve rimborsargli gli interessi percepiti illecitamente. Ma il cliente potrebbe ottenere anche di non corrispondere la quota di interessi sulle rate residue. Se la banca non rispetta la decisione dell’Arbitro, il cliente ha la facoltà di avviare una causa in Tribunale.

[1] Art. 644 cod. pen.

[2] Cass. sent. n. 602/2013 e 603/2013.

[3] Cass. sent. n. 350/2013.