sabato 29 ottobre 2016

Prezzi delle case: ancora in calo nel secondo trimestre

 

Indici dei prezzi delle case IPAB II trimestre 2013 - II trimestre 2016. Fonte: Istat

Indici dei prezzi delle case IPAB II trimestre 2013 – II trimestre 2016. Fonte: Istat

Prosegue il calo dei prezzi delle case in Italia nel secondo trimestre 2016. Ad annunciarlo è il rapporto di Eurostat, che arriva a distanza di pochi giorni dai dati trimestrali Istat.

Andamento mercato immobiliare: salgono le compravendite, scendono i prezzi delle case

Sul fronte delle compravendite la Nota trimestrale dell’OMI, Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, aveva confermato nel secondo trimestre 2016 la ripresa del mercato immobiliare italiano, con incrementi a doppia cifra in tutti i settori. Un rialzo che secondo l’OMI è imputabile proprio alla diminuzione dei valori nominali intervenuta negli ultimi trimestri e ai tassi di interessi sui mutui particolarmente vantaggiosi.

Prezzi delle case: -1,4% in Italia secondo Eurostat

I dati provvisori del rapporto Eurostat relativo all’andamento del mercato immobiliare nel secondo trimestre 2016 registrano in Italia un calo dei prezzi delle case pari a -1,4% su base annua e -0,4% rispetto al trimestre precedente.

Le performance dello stivale risultano in controtendenza rispetto alla media dei paesi dell’Eurozona, dove i prezzi dell’immobiliare hanno fatto registrare un aumento del 2,9% rispetto al 2015 e dell’1,4% su base trimestrale. Tra i paesi che hanno registrato aumenti più consistenti su base annuale Lettonia e Ungheria con +10,3%, Austria +9%, Gran Bretagna +8,8% e Svezia +8,7%. Oltre all’Italia prezzi delle case in calo a Cipro, dove l’indice si attesta a -8,9%.

L’analisi trimestrale vede di nuovo in testa la Lettonia con +6,6%. Seguono Estonia, Lituania e Portogallo con +3,1% e Gran Bretagna +3%, mentre i cali maggiori, oltre all’Italia, interessano Croazia e Cipro con -0,9 e Ungheria -0,2%.

Calo prezzi delle case: per Istat dipende dal mercato del nuovo

Il rapporto Eurostat permette dunque di contestualizzare nel mercato immobiliare UE le stime preliminari diffuse dall’Istat. L’istituto di statistica specifica che la flessione è imputabile principalmente a un calo dei prezzi delle nuove abitazioni passato rispetto al trimestre precedente da -0,5% a -2,3%. Una diminuzione quasi doppia rispetto alle abitazioni esistenti, stabili a -1,2%.

Nel secondo trimestre 2016, sulla base delle stime preliminari, l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi sia per investimento, diminuisce dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% nei confronti dello stesso periodo del 2015 (era -1,0% nel trimestre precedente).

Su base semestrale i prezzi delle case diminuiscono dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Il tasso di variazione acquisito dell’IPAB per il 2016, ossia l’andamento medio annuo se i prezzi restassero invariati, risulta quindi negativo e pari a -1,2%, contro -0,9% nel primo trimestre 2016.
Analizzando l’andamento del mercato immobiliare nel lungo periodo emerge una maggiore tenuta del mercato del nuovo rispetto all’usato: se dal confronto con il 2010 i prezzi delle case sono scesi del 15,1%, tale percentuale è imputabile in larga misura alle abitazioni esistenti, in calo del -19,9%, mentre le nuove fanno registrare un più contenuto -3,8%.