mercoledì 21 settembre 2016

Come vendere dopo la separazione una casa coniugale cointestata

 

 

Quando un immobile risulta cointestato per metà ad entrambi i coniugi, affinché uno dei due possa diventarne proprietario esclusivo dovrà acquistare anche la quota parte di proprietà dell’altro. Ciò è possibile con le modalità  volute dagli ex coniugi comproprietari.

Nel caso in cui l’acquisto di un immobile sia avvenuto tramite mutuo, alla data di estinzione di tutte le rate dovrà essere fatta una valutazione complessiva dell’immobile, che nel frattempo potrebbe essersi svalutato o rivalutato. La valutazione è importante perché in base ad essa il coniuge che vive nella casa coniugale dovrà conteggiare sia le rate di mutuo già pagate dall’altro e rimborsarle, sia la metà dell’eventuale maggior valore che l’immobile dovesse aver acquisito nel tempo e che i comproprietari otterrebbero ove decidessero di venderlo a terzi.

L’acquisto della casa coniugale, se avviene nell’ambito degli atti di separazione e divorzio, gode di agevolazioni. Le parti, ad esempio, possono impegnarsi con una promessa risultante dall’accordo di separazione e divorzio a compiere un atto di trasferimento immobiliare in un momento successivo. Tale atto di trasferimento può essere a titolo oneroso e quindi prevedere il pagamento di un corrispettivo, oppure a titolo gratuito. L’impegno così assunto avrà per la legge valore di contratto preliminare.

Il contratto definitivo gode di un regime fiscale agevolato, in quanto è esente da ogni tassa, imposta di bollo, di registro e ipocatastale. E’ necessario però che l’accordo abbia precise caratteristiche e contenga:

– la dicitura che con esso i coniugi intendono regolare i loro rapporti economici, definendo in questo modo le reciproche ragioni di dare e avere;

– la promessa di uno a vendere e dall’altro l’obbligo ad acquistare;

– l’ indicazione di dati catastali e l’atto di provenienza del bene immobile.