domenica 6 dicembre 2015

Calcolo Imu e Tasi per il versamento seconda rata

 

Calcolo Imu e Tasi versamento seconda rata
Il 16 dicembre è vicino e conseguentemente anche il pagamento della seconda rata di Imu e Tasi. Nei giorni scorsi si è parlato a più riprese di ciò che probabilmente accadrà nel 2016 in materia, con le novità che dovrebbe apportare la Legge di Stabilità, ma per questo 2015 non vi sono cambiamenti. Per cui è bene sapere cosa dover fare per il pagamento delle tasse sulla casa, come calcolare le aliquote da versare e chi ne è invece esente.

Le aliquote da versare

Nel caso il Comune di residenza non avesse deliberato le nuove aliquote per il 2015 e voi aveste pagato nella prima rata di giugno quelle inerenti al 2014, per dicembre dovrete sicuramente versare la differenza per il saldo. Per poter verificare ciò è necessario collegarsi al sito del ministero delle Finanze o del proprio Comune e controllare le delibere comunali.

In base comunque alle norme in vigore i Comuni non possono superare il 2,5 per mille, ma possono arrivare comunque a 3,3 per mille, solo nel caso che con questo aumento finanzino le detrazioni per le abitazioni principali.

Come avviene il calcolo di Imu e Tasi

Il calcolo per poter sapere quanto versare di Tasi si determina attraverso la base imponibile che si ottiene moltiplicando per l’apposito coefficiente la rendita catastale, rivalutata del 5%. Applicando poi alla base imponibile l’aliquota stabilita dal comune (Tasi lorda) si sottrae da questa la detrazione, se prevista, e si ottiene la Tasi effettivamente dovuta. Infine si divide la Tasi netta in base alle quote di proprietà.

Versamento F24 e bollettini postali

Per il pagamento è possibile utilizzare sia il modello F24 o i bollettini postali.

Il bollettino Imu deve essere compilato in ogni sua parte e deve riportare nel dettaglio:

  • La tipologia catastale;
  • Il codice catastale;
  • Ravy (se il pagamento si riferisce al ravvedimento);
  • Immobili variati;
  • Saldo;
  • Numero di immobili.

I codici tributo da utilizzare nel modello F24 per il pagamento dell’Imu sono:

  • 3912 per abitazione principale e pertinenze:
  • 3914 per terreni;
  • 3916 per aree fabbricabili;
  • 3918 per altri fabbricati;
  • 3925 per immobili ad uso produttivo allo Stato;
  • 3930 per immobili ad uso produttivo al Comune.

I codici tributo per il pagamento della Tasi sono:

  • 3958 per abitazione principale e pertinenze;
  • 3959 per fabbricati rurali strumentali;
  • 3960 per aree fabbricabili;
  • 3961 per altri fabbricati.

Pagamento per affittuari e terreni

Il pagamento della Tasi da parte di colui che si trova in affitto è determinato dal proprio comune, che decide la percentuale del totale Tasi da dover far versare e che di solito si aggira tra il 10 e il 30%. Mentre per i terreni agricoli è stato stabilito che sono esenti dall’Imu tutti quelli non coltivati; ubicati nei comuni definiti totalmente montani; terreni posseduti e condotti da coltivatori diretti e da imprenditori agricoli professionali.

Chi è esente dal pagamento Imu

L’Imu non deve essere pagata:

  • sulle abitazioni principali, almeno che queste non appartengano alle categorie catastali A1/A8/A9 per i quali l’imposta deve essere versata;
  • sulla casa coniugale affidata al coniuge a seguito di una separazione o cessazione di matrimonio;
  • sui terreni situati su aree montane e collinari e su tutte le unità immobiliari non considerate fabbricati;
  • su quei locali adibiti ad uso istituzionale o religioso;
  • sugli immobili concessi a titolo gratuito a parenti entro il primo grado, ma solo se il comodatario appartiene ad un nucleo familiare con un ISEE non superiore a 15mila euro l’anno;
  • sulle abitazioni possedute dai cittadini iscritti all’AIRE  che risiedono all’estero.