domenica 29 marzo 2015

Assegni familiari, agevolazioni, carta acquisti e sconti con l’ISEE o DSU

 

Oltre i più conosciuti ASSEGNI FAMILIARI, vediamo in si […]

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Assegni familiari, agevolazioni, carta acquisti e sconti con l’ISEE o DSU

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Assegni familiari, agevolazioni, carta acquisti e sconti con l’ISEE o DSU

Assegni familiari, agevolazioni, carta acquisti e sconti con l’ISEE o DSU
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Wed, 25 Mar 2015 08:10:08 GMT

Nuovo Assegno per il nucleo familiare: come prenderlo, quanto vale e a chi spetta

 

Vediamo in sintesi come prendere il nuovo assegno per i […]

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Nuovo Assegno per il nucleo familiare: come prenderlo, quanto vale e a chi spetta

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Nuovo Assegno per il nucleo familiare: come prenderlo, quanto vale e a chi spetta

Nuovo Assegno per il nucleo familiare: come prenderlo, quanto vale e a chi spetta
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Sun, 29 Mar 2015 07:58:22 GMT

Detrazione sugli affitti per i fuori sede e giovani studenti universitari nel 730 ai fini Irpef

 

La detrazione sui contratti di locazione per gli studen […]

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Detrazione sugli affitti per i fuori sede e giovani studenti universitari nel 730 ai fini Irpef

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Detrazione sugli affitti per i fuori sede e giovani studenti universitari nel 730 ai fini Irpef

Detrazione sugli affitti per i fuori sede e giovani studenti universitari nel 730 ai fini Irpef
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Sun, 29 Mar 2015 07:40:42 GMT

Cucine con cappa grande. Moderne e classiche

 

La cappa è uno degli elementi irrinunciabili in cucina – non solo per obblighi di legge – perché permette di filtrare l’aria purificandola dagli odori e dai vapori che si producono durante la cottura dei cibi. Solitamente viene celata all’interno della struttura stessa della cucina e ha una funzione esclusivamente funzionale, ma si può anche trasformare in un elemento scenografico in grado di attirare lo sguardo e di connotare stilisticamente tutta la cucina. Può avere una linea rétro che ricorda i grandi camini del passato ed essere un ideale completamento delle cucine country, oppure essere realizzata interamente in metallo con un design essenziale che le permette di armonizzare con i modelli contemporanei. O ancora può essere completamente incassata tra i pensili lineari e avere l’aspetto di un blocco monolitico e scultoreo.

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Bijou di Aran Cucine è realizzata in laminato stratificato e grés porcellanato lavorato in lastre sottilissime; l'ambiente è dominato dalla presenza della cappa high tech sospesa sopra l’isola. I pensili hanno le ante in vetro disponibili in ventidue colori lucidi e satinati. Prezzo su richiesta. www.arancucine.it

Bijou di Aran Cucine è realizzata in laminato stratificato e gres porcellanato lavorato in lastre sottilissime; l’ambiente è dominato dalla presenza della cappa high tech sospesa sopra l’isola. I pensili hanno le ante in vetro disponibili in ventidue colori lucidi e satinati. Prezzo su richiesta. www.arancucine.it

Gioconda di Snaidero ha come fulcro la zona fuochi che ricorda un camino tradizionale: è dominata dalla grande cappa Velo in acciaio che ha una linea morbida ed è sostenuta da un'elegante cornice modanata in legno rovere white che sovrasta tutta la zona operativa. Le ante a stampa sono nella finitura laccato opaco bianco nuvola e il piano è in pietra cesar brown. Una base laccata opaco da 45 cm, prezzo 271 euro. www.snaidero.it

Gioconda di Snaidero ha come fulcro la zona fuochi che ricorda un camino tradizionale: è dominata dalla grande cappa Velo in acciaio che ha una linea morbida ed è sostenuta da un’elegante cornice modanata in legno rovere white che sovrasta tutta la zona operativa. Le ante a stampa sono nella finitura laccato opaco bianco nuvola e il piano è in pietra cesar brown. Una base laccata opaco da 45 cm, prezzo 271 euro. www.snaidero.it

Replay Next di Stosa Cucine è ergonomica e funzionale, ha le basi e le colonne nella ricercata finitura Rovere Scuro Dogato opaco. Sopra la zona dei fuochi c'è la cappa design coordinata con le maniglie squadrate in finitura acciaio inox spazzolato. È dotata di una boiserie con sostegni per le bottiglie. Un modulo base con anta da 60 cm, prezzo 124 euro nelle versione base. www.stosa.it

Replay Next di Stosa Cucine è ergonomica e funzionale, ha le basi e le colonne nella ricercata finitura Rovere Scuro Dogato opaco. Sopra la zona dei fuochi c’è la cappa design coordinata con le maniglie squadrate in finitura acciaio inox spazzolato. È dotata di una boiserie con sostegni per le bottiglie. Un modulo base con anta da 60 cm, prezzo 124 euro nelle versione base. www.stosa.it

Memory di Veneta Cucine ha uno stile tradizionale, sottolineato dalle ante a telaio con pannello bugnato in legno massiccio nella finitura laccato bianco antico e dalla cappa angolare Lido con camino dritto coordinata nel colore. Le maniglie in metallo anticato con inserti in ceramica completano la composizione. Un modulo con maniglia da 60 cm, prezzo 238 euro.  www.venetacucine.com

Memory di Veneta Cucine ha uno stile tradizionale, sottolineato dalle ante a telaio con pannello bugnato in legno massiccio nella finitura laccato bianco antico e dalla cappa angolare Lido con camino dritto coordinata nel colore. Le maniglie in metallo anticato con inserti in ceramica completano la composizione. Un modulo con maniglia da 60 cm, prezzo 238 euro. www.venetacucine.com

Extra di Doimo Cucine, il modello a golfo estremamente funzionale, ha un'originale cappa a parete in acciaio che sembra un quadro e spicca sulla parete colorata. Le ante laccate bianco lucido sono dotate di un'insenatura che ne permette l'apertura. Mobili a colonna in cemento grigio completano la composizione. Prezzo su richiesta.  www.doimocucine.it

Extra di Doimo Cucine, il modello a golfo estremamente funzionale, ha un’originale cappa a parete in acciaio che sembra un quadro e spicca sulla parete colorata. Le ante laccate bianco lucido sono dotate di un’insenatura che ne permette l’apertura. Mobili a colonna in cemento grigio completano la composizione. Prezzo su richiesta. www.doimocucine.it

Il modello della collezione Tabià di Scandola è caratterizzato dalla presenza della grande cappa a misura che sovrasta l'intera lunghezza delle basi realizzate in abete massello color malto e divise in capienti cestoni. Il design ricorda lo stile caldo e accogliente degli ambienti rustici. Una base con due cestoni misura L 60 x P 58,6 x H 72 cm. Prezzo 766,16 euro. www.scandolamobili.it

Il modello della collezione Tabià di Scandola è caratterizzato dalla presenza della grande cappa a misura che sovrasta l’intera lunghezza delle basi realizzate in abete massello color malto e divise in capienti cestoni. Il design ricorda lo stile caldo e accogliente degli ambienti rustici. Una base con due cestoni misura L 60 x P 58,6 x H 72 cm. Prezzo 766,16 euro. www.scandolamobili.it

Kalì 3 di Arredo3 è caratterizzata da una cappa candida che spicca sulla parete scura: ha una forma trapezoidale ed è incorniciata da un sottile telaio metallico, coordinato con lo zoccolo, che ne sottolinea la presenza. Le ante in laminato nella finitura Rovere Ghiaccio esaltano lo stile nordico-contemporaneo che caratterizza tutta la cucina. Prezzo su richiesta. www.arredo3.com

Kalì 3 di Arredo3 è caratterizzata da una cappa candida che spicca sulla parete scura: ha una forma trapezoidale ed è incorniciata da un sottile telaio metallico, coordinato con lo zoccolo, che ne sottolinea la presenza. Le ante in laminato nella finitura Rovere Ghiaccio esaltano lo stile nordico-contemporaneo che caratterizza tutta la cucina. Prezzo su richiesta. www.arredo3.com

Materia Oversize di Febal Casa ha i piani di lavoro con un'altezza maggiore che li rende più accessibili e fruibili. L'isola attrezzata per la cottura e il lavaggio è sovrastata dalla cappa high tech squadrata in metallo con una serie di faretti integrati che illuminano il piano di lavoro. Prezzo su richiesta. www.febalcasa.it

Materia Oversize di Febal Casa ha i piani di lavoro con un’altezza maggiore che li rende più accessibili e fruibili. L’isola attrezzata per la cottura e il lavaggio è sovrastata dalla cappa high tech squadrata in metallo con una serie di faretti integrati che illuminano il piano di lavoro. Prezzo su richiesta. www.febalcasa.it

Line K 16 di Zampieri Cucine ha le ante dei pensili laccate bianco e il piano in resina di cemento nero. La cappa con misure importanti è coordinata nel colore e nella finitura e armonizza perfettamente con gli elementi della  cucina. Una base misura L 60 x P 56 x H 83 cm. Prezzo 625,86 euro. www.zampiericucine.it

Line K 16 di Zampieri Cucine ha le ante dei pensili laccate bianco e il piano in resina di cemento nero. La cappa con misure importanti è coordinata nel colore e nella finitura e armonizza perfettamente con gli elementi della cucina. Una base misura L 60 x P 56 x H 83 cm. Prezzo 625,86 euro. www.zampiericucine.it

Doralice di Marchi Cucine fonde tradizione e innovazione; è un modello country con un fascino che resta inalterato nel tempo. I materiali sono ricercati: ciottolato in marmo, legno massiccio, piastrelle in sassi del Piave. La grande cappa angolare in muratura è impreziosita dalla cornice in legno e da particolari in tessuto. www.marchicucine.it

Doralice di Marchi Cucine fonde tradizione e innovazione; è un modello country con un fascino che resta inalterato nel tempo. I materiali sono ricercati: ciottolato in marmo, legno massiccio, piastrelle in sassi del Piave. La grande cappa angolare in muratura è impreziosita dalla cornice in legno e da particolari in tessuto. www.marchicucine.it

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Bonus del 50% e del 65%? Il commercialista risponde sulle detrazioni casa

 

Per quali lavori sulla casa si possono avere gli sgravi fiscali? E come comportarsi quando gli interventi possono rientrare sia nella detrazione al 50% sia in quella al 65%? I bonus fiscali sono sempre oggetto di numerosi dubbi e domande da parte dei lettori. Risponde Carlo Tagini, commercialista, Studio Associato Cerati Tagini, Milano, tagini@marfal.it

Domanda di Giovanni: Vivo in una villetta composta da due appartamenti (il mio e quello di mio zio) e vorrei iniziare i lavori di installazione di un cancello esterno. Essendo una spesa condivisa non saprei come comportarmi per usufruire delle detrazioni al 50%. Potreste indicarmi la procedura corretta per l’emissione delle fatture e gli eventuali modelli comunali da presentare? 
Risposta: Relativamente alle comunicazioni da presentare non è possibile rispondere in modo univoco in quanto, trattandosi di regole comunali, cambiano da un Comune all’altro e pertanto sarà necessario rivolgersi al Comune in cui si trova l’immobile. Per quanto riguarda la fatturazione è possibile sia effettuare fatture cointestate (quindi ciascuno porterà in detrazione la sua quota di spesa), sia fatture separate per l’importo pagato da ciascuno dei due, pagamento che deve tassativamente avvenire con bonifico bancario contenente tutti gli elementi necessari per fruire dell’agevolazione. 

Domanda di Nicola: Sto per demolire e ricostruire una vecchia casa cambiando forma e ampliandone il volume usufruendo del piano casa. La nuova abitazione sarà classificata in classe A (forse A+ se decido di installare anche la macchina per la ventilazione controllata) visto che saranno messi nuovi isolamenti, nuove finestre con triplo vetro selettivo, impianto fotovoltaico e solare termico. Posso usufruire sia della detrazione del 50% sulla ristrutturazione che della detrazione del 65% sulla riqualifica energetica o posso usufruire solo di una di queste detrazioni?
Risposta: Per la medesima spesa sostenuta non è possibile usufruire di entrambe le agevolazioni: sarà necessario pertanto innanzitutto verificare in quale tipologia di agevolazione ricade ogni spesa e verificare il raggiungimento degli importi massimi detraibili. Si segnala che vi sono spese che ricadono in entrambe le agevolazioni e quindi è data facoltà al contribuente di scegliere fra 65% e 50%: pertanto la scelta non va fatta sul complessivo delle spese sostenute, ma su ogni singola spesa e soprattutto su ogni pagamento perché nei bonifici dovranno essere indicati differenti riferimenti normativi.

Domanda di Alberto: Sull’immobile di proprietà di mia moglie è stato effettuato nel periodo da agosto 2010 (dichiarazione inizio lavori ristrutturazione) a dicembre 2013 (richiesta agibilità e chiusura della ristrutturazione) un importante intervento di ristrutturazione sul quale abbiamo sfruttato quasi per intero il tetto di 96.000 Euro concesso prima al 36% e dal Giugno 2012 al 50%. Nel Dicembre 2013 come detto i lavori di ristrutturazione sono stati chiusi e l’agibilità richiesta al Comune. Entro la fine del 2014abbiamo realizzato ulteriori interventi mirati al “rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici”, all’installazione di “fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati” e alla realizzazione di una “Nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente modificando la superficie e i materiali” (interventi tutti previsti dal documento dell’Agenzia delle Entrate sulle ristrutturazioni pubblicato nel Maggio u.s.). Come devono essere considerate queste ulteriori spese nell’ottica di accesso alle detrazioni del 50%? Si devono sommare a quello che è stato già speso per il precedente intervento di ristrutturazione (e quindi in pratica non si può detrarre nulla) oppure queste spese possono essere detratte a prescindere da quanto già speso, essendo relative ad altre opere che non c’entrano con le precedenti se pur effettuate sullo stesso immobile?
Risposta: Il tetto dei 96.000 euro è stabilito per ciascuna unità immobiliare e nulla viene indicato nel caso di separati interventi effettuati in annualità diverse. Unico limite è posto nel caso in cui gli interventi realizzati in ciascun anno costituiscano prosecuzione di lavori iniziati in anni precedenti: in tal caso per verificare il superamento dei 96.000 euro si devono considerare gli interventi nel loro complesso indipendentemente dall’annualità in cui sono stati pagati. Pertanto bisognerà verificare se il nuovo intervento costituisca in qualche modo continuazione dei lavori effettuati negli anni precedenti.

Domanda di Giulia B.: Sono proprietaria di un appartamento in condominio per il quale ho deciso di sostituire le persiane esterne attualmente in legno con altre nuove in alluminio. Questo intervento rientra tra quelli detraibili al 50% e da diritto anche al bonus mobili?
Risposta: La sostituzione delle persiane dà diritto ad usufruire della detrazione IRPEF del 50% in 10 anni della spesa sostenuta, tuttavia tale intervento non può in alcun modo configurarsi come ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria o risanamento conservativo dell’immobile e pertanto non dà diritto al bonus mobili.

Cambio residenza. Ecco come si fa, anche online

 

Cambiare casa significa anche cambiare residenza, pratica oggi diventata più semplice e più comoda grazie al cambio da effettuarsi on line, senza la necessità di doversi recare negli uffici comunali preposti e dover attendere lunghe code. Per residenza si intende il luogo nel quale la persona ha la sua abituale dimora. Ottenere la residenza significa avere il rilascio di certificati anagrafici e l’accesso a servizi demografici.

La domanda di cambio residenza può essere chiesta da cittadini italiani iscritti presso l’Anagrafe della popolazione residente di un altro comune italiano, presso l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.) ovvero da coloro che sono stati cancellati per irreperibilità dall’Anagrafe della popolazione residente di un comune italiano. Dal 2012 è stata introdotta una nuova procedura per il cambio di residenza, più snello e veloce, perché da effettuarsi direttamente on line.

La dichiarazione di cambio di residenza può essere resa infatti al Comune di nuovo trasferimento seguendo queste modalità:

  • via posta elettronica ordinaria, fax o raccomandata allegando una fotocopia  del proprio documento d’identità in corso di validità
  • via posta elettronica compilando un apposito modello dichiarazione di residenza (che si trova sul sito del Comune) in ogni sua parte e sottoscrivendolo con firma digitale oppure identificandosi con la carta di identità elettronica o la carta dei servizi
  • dalla propria casella di posta elettronica certificata (PEC): in questo caso non occorre firmare la dichiarazione perché la persona che fa la dichiarazione è identificata attraverso la PEC
  • di persona, allo sportello utilizzando il modulo dichiarazione di residenza (o dichiarazione di trasferimento di residenza all’estero)

Attenzione ai controlli visto che nei 45 giorni successivi alla richiesta di cambio di residenza, il Comune effettuerà le verifiche e controllerà la documentazione presentata dal richiedente. In caso di dichiarazioni mendaci sarà data informativa all’autorità giudiziaria competente e può scattare un procedimento penale.

Equitalia: nuova opportunità per chi non ha pagato le rate

 

Nuova possibilità per chi non ha pagato le rate Equitalia e ha perso il beneficio della dilazione dei debiti fiscali, alla data del 31 dicembre 2014. Il Milleproroghe 2015 (Decreto legge n.192/2014 convertito con modificazioni dalla legge 11/2015) ha introdotto la possibilità, per i contribuenti che non hanno pagato le rate e che quindi non sono più ammessi al beneficio della rateizzazione offerta da Equitalita perché cattivi pagatori, di richiedere un nuovo piano di ammortamento ordinario, fino a un massimo di 72 rate (6 anni) presentando la domanda entro il prossimo 31 luglio 2015.

Il modulo da utilizzare per la richiesta di ammissione alla nuova chance di pagare a rate i debiti con il Fisco si trova sul sito di Equitalia, alla sezione “Modulistica – Rateazione”. Il nuovo piano di dilazione tuttavia non è prorogabile e decade in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive (anziché 8 rate).

Si sottolinea che la possibilità di essere riammessi alla rateizzazione di Equitalia è prevista solo per il piano ordinario e non straordinario, quello cioè da 120 rate (10 anni) concesso in caso di grave e comprovata situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica ed estranea alla propria responsabilità.

La domanda, inclusa copia del documento di riconoscimento, si può presentare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, a mano presso uno degli sportelli dell’agente della riscossione competente per territorio o specificati negli atti inviati da Equitalia oppure, per i debiti inferiori a 50 mila euro, direttamente online sul sito (www.gruppoequitalia.it). Clicca per vedere il modulo di richiesta di nuova rateazione ad Equitalia: Modello domanda rateazione Equitalia

Cucina separata nel bilocale perfetto per due. La pianta del progetto

 

Il soggiorno (numero 1) è un ambiente aperto al quale si accede direttamente dalla zona di ingresso. Ai lati opposti due piani d’appoggio sagomati creano in più una sorta di filtro. Uno dei due piani d’appoggio – quello di forma triangolare (numero 2) – è integrato in una struttura a parete con ripiani e contenitori, definendo così un angolo studio. La composizione con lo scrittoio prosegue nel living sviluppandosi con le sedute del salotto (numero 3): due divani sistemati a “L” che utilizzano le pareti libere e lo spazio d’angolo. Tavoli bassi ai lati e di fronte agli imbottiti rendono la zona più confortevole.  Al tavolo per il pranzo (numero 4) è riservata una zona funzionale: bene in luce in corrispondenza delle finestre, è di fronte alla cucina separata. Intorno c’è sufficiente spazio per passare.  Anche la cucina (numero 5) di circa 9 mq è molto luminosa, con due aperture che però sono vincolanti. Si opta così per una composizione angolare che sfrutta le pareti libere; mentre lo spazio sotto i serramenti è utilizzato con un piano alto, in alternativa al tavolo.  Poiché il living è aperto viene previsto un disimpegno (numero 6) che rende indipendente la zona notte con camera e bagno. Il bagno di 5 mq (numero 7) è a norma pur essendo cieco: una concessione per il servizio unico ammessa quando l’abitazione è inferiore a 70 mq. La forma quadrata offre il vantaggio di avere spazio al centro, con gli elementi d’arredo lungo le pareti. La vasca mini serve anche come doccia. La camera doppia (numero 8) misura 14 mq, superficie a norma calcolata per avere i pezzi indispensabili. Nell’angolo c’è posto per una poltroncina. 

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Bonus fiscali per i lavori in condominio

 

Le detrazioni fiscali per lavori di ristrutturazione edilizia, risparmio energetico e anche il bonus mobili sono fruibili sia su singole unità immobiliari che su edifici residenziali come i condomini, ma occorre fornire alcune precisazioni.

Partendo dagli interventi di ristrutturazione, quelli di manutenzione ordinaria sono esclusi dalla detrazione fiscale quando riguardano singole unità immobiliari, mentre sono ammessi solo ed esclusivamente quando riguardano parti comuni dei condomini. Le parti comuni dei condomini sono individuate dall’articolo 1117 del codice civile e sono il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti, i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili, tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune, i locali per la portineria e per l’alloggio del portiere, gli ascensori, i pozzi, le cisterne e le fognature.

I lavori di manutenzione ordinaria su tali parti comuni possono essere ad esempio la riparazione, il rinnovamento e la sostituzione delle finiture degli edifici, la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage. La detrazione Irpef al 50% spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale, a condizione che quest’ultima sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Si precisa che quando, nonostante abbiano un preciso obbligo, non hanno nominato un amministratore, per beneficiare della detrazione per i lavori di ristrutturazione delle parti comuni dovranno obbligatoriamente richiedere il codice fiscale ed eseguire tutti gli adempimenti previsti a nome del condominio stesso. Le fatture devono essere intestate al condominio e per quanto riguarda i pagamenti, è necessario effettuare i bonifici indicando, oltre al codice fiscale del condominio, anche quello del condomino che effettua il pagamento. 

Oltre ai lavori di manutenzione ordinaria ma solo sulle parti comuni, chi vive in condominio potrà sempre fruire della detrazione 50% per interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo eseguiti sull’appartamento singolo.

Correlato alla detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione è il bonus mobili, l’ulteriore detrazione fiscale, sempre al 50% per l’acquisto di mobili (cucine, letti, armadi, divani, materassi, ecc) e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ e A per i forni (frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, ecc), con cui arredare casa ristrutturata. Nel caso di interventi di manutenzione ordinaria effettuati solo sulle parti comuni di un condominio, il bonus mobili è ammesso solo per gli acquisti dei beni finalizzati all’arredo delle stesse parti comuni. Quindi rientra nel bonus mobili ad esempio la cucina acquistata per l’appartamento del portiere o la scrivania per la guardiola. Si precisa comunque che gli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, effettuati sia sulle parti comuni di edificio residenziale sia sulle singole unità immobiliari residenziali, quindi sul singolo appartamento del condomino, danno diritto a fruire del bonus mobili.

Infine per ciò che riguarda la detrazione fiscale per interventi di riqualificazione energetica, sia quando vengono realizzati sulle parti comuni degli edifici condominiali, sia quando riguardano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio, si può fruire sempre della detrazione al 65% fino al 31 dicembre 2015. Si ricorda che la Legge di Stabilità 2015 ha incluso nella categoria degli interventi agevolabili, oltre alle coibentazioni, installazione di pannelli solari e alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, anche l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari e degli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

Affitti, nella dichiarazione precompilata i canoni sono già inclusi.

 

Affitti, nella dichiarazione precompilata i canoni sono già inclusi.

Il Decreto Semplificazioni ha recentemente introdotto in via sperimentale la dichiarazione dei redditi precompilata per i titolari di redditi da lavoro dipendente. La maggior parte dei dati relativi agli oneri che confluiranno nel 730 sono stati trasmessi da fonti esterne, come banche, assicurazioni ed enti previdenziali. Fra questi sono compresi anche i canoni di affitto degli immobili percepiti nel 2014.

1-mediumI canoni percepiti nel 2014 sugli immobili affittati saranno fra quegli oneri fiscali già inseriti dall'Agenzia delle Entrate nella nuova dichiarazione dei redditi precompilata. L'informazione arriva dall'AdE con la Circolare 11/E del 23 marzo 2015 (che trovate allegata integralmente in fondo a questo articolo), in cui vengono forniti alcuni chiarimenti sulla novità fiscale introdotta dal decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175 (il cosiddetto Decreto Semplificazioni).

La dichiarazione precompilata potrà essere accettata senza modifiche, o modificata integrando i dati mancanti rispetto a quelli che l'Agenzia propone, come già spiegato in un  precedente articolo. Il consiglio è certamente quello di controllare sempre che i dati inseriti siano corretti e completi. Controllare i dati non è difficile: per i contribuenti verrà reso disponibile un foglio informativo con l'elenco delle informazioni inserite nel 730 precompilato, suddivise in base ai diversi quadri e sezioni del 730; accanto ad ogni dato è indicata la fonte e il tipo di utilizzo che se n'è fatto nella compilazione della dichiarazione. Alcuni dati potrebbero infatti essere non utilizzati o parzialmente utilizzati: è il caso, ad esempio, degli interessi passivi del mutuo ipotecario, i cui dati vengono comunicati dalla banca ma che il contribuente deve integrale con le detrazioni, qualora fosse in possesso dei requisiti per usufruirne. In ogni caso quest'anno quasi tutti i modelli precompilati avranno bisogno delle modifiche, dal momento che nelle dichiarazioni che il fisco invierà ai contribuenti per i redditi relativi al 2014 mancheranno le spese mediche. Il recupero dei dati sul sistema tessera sanitaria sarà infatti attivo solo a partire dal 2016, quindi per l'anno fiscale 2015.

Per quanto riguarda i dati dei terreni e dei fabbricati, generalmente vengono inseriti nel 730 precompilato i dati presenti nella dichiarazione dei redditi dell'anno precedente, integrati con le eventuali variazioni derivate dal Catasto e dagli atti del registro circa i diritti reali (come compravendite e successioni) e l'utilizzo degli immobili (ad esempio se concessi in locazione o in comodato). Anche le informazioni relative a versamenti e compensazioni effettuate con il modello F24 vengono già comunicate dall'Anagrafe tributaria e inserite automaticamente nel modello.

Relativamente a immobili, fabbricati e redditi prodotti da affitti, questi verranno inseriti all'interno del Quadro B, con queste novità:

  • il Decreto Semplificazioni ha eliminato la colonna 10 del Quadro B riguardante l'Imu dovuta per il periodo d'imposta precedente che, quindi, non deve più essere indicata nella dichiarazione dei redditi.
  • per quanto riguarda la rendita catastale degli immobili, nel Modello Unico 2015 i dati andranno inseriti nella colonna 1 del Quadro RB, al netto della rivalutazione del 5% prevista per l'aggiornamento della rendita stessa.
  • per gli immobili affittati con contratto a canone concordato, la cedolare secca nel 2014 è diventata più conveniente, passando dal 15 al 10% dell'aliquota fiscale. Il canone concordato può essere applicato solo nei comuni ad alta densità abitativa, indicati nel DL 551/1998, e ad altri comuni individuati dal CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica). Anche i comuni per i quali è stata deliberata l'emergenza abitativa nei cinque anni precedenti il 28.05.2014 possono usufruire delle agevolazioni del canone concordato. In questo caso i contribuenti devono barrare la casella della colonna 9, denominata "Stato d'emergenza", nella sezione II del Quadro B e nelle righe da B1 a B8 della colonna 2 dovranno essere indicati i codici 8 o 12.
  • per i residenti all'estero che possiedono immobili non affittati in Italia, nel 2014 questi ultimi non sono più equiparati ad abitazione principale risultando pertanto assoggettati all'Imu, senza concorrere alla formazione del reddito complessivo.

Il 730 precompilato sarà disponibile a partire dal 15 aprile, mentre dal 1 maggio sarà possibile effettuare le modificare e inviare le dichiarazioni compilate all'Agenzia delle Entrate.

sabato 28 marzo 2015

Agenti immobiliari, crescono le trattative concluse grazie alle piattaforme di condivisione

 

 

 

 

 

 

 

 

Analisi sulle agenzia connesse che operano in collaborazione e condivisione : la quota di accordi raggiunti sul totale delle compravendite trattate è passata in un anno dal 56 al 60%...

Agenti immobiliari, crescono le trattative concluse grazie alle piattaforme di condivisione
Francesco Nariello
Wed, 25 Mar 2015 19:15:25 GMT

Prestito vitalizio ipotecario, con la nuova normativa più tutele e maggiore accessibilità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Approvato il nuovo provvedimento che rimuove gli ostacoli che ne hanno finora frenato la diffusione: ecco come funziona in pratica...

Prestito vitalizio ipotecario, con la nuova normativa più tutele e maggiore accessibilità
Dario Aquaro
Wed, 25 Mar 2015 19:11:56 GMT

martedì 24 marzo 2015

Via libera al prestito vitalizio ipotecario

 

Fu proprio l’ufficio studi di Immobiliare.it a mettere in evidenza fin dal 2010 l’esplosione di un fenomeno fortemente legato alla crisi economica; l’aumento di vendite in nuda proprietà, vale a dire quel particolare tipo di contratto per il quale il venditore continua a rimanere usufruttuario dell’immobile fino alla morte e l’acquirente, proprio in virtù di questo, ottiene un alto sconto sul prezzo di acquisto; tanto maggiore quanto più è giovane il venditore.

Preso atto di questa situazione il Governo ha deciso di intervenire cercando di facilitare la concessione di prestiti a chi vive la terza età e sembra ormai cosa certa il prossimo varo di una normativa legata non alla nuda proprietà, ma al cosiddetto prestito vitalizio ipotecario.

Ottenibile da chi ha già superatoi 60 anni, il prestito vitalizio ipotecario si traduce nella concessione di un finanziamento a chi può dare in garanzia un immobile che, però, rimane di sua proprietà fino alla morte. Il denaro ottenuto in prestito, poi, potrà essere restituito alla banca o alla finanziaria creditrice, alla morte di chi aveva sottoscritto il contratto. Saranno gli eredi del firmatario a scegliere se restituire il finanziamento in contanti o cedendo la proprietà dell’immobile dato a garanzia e su cui era stata accesa un’ipoteca.

Il provvedimento, che ha già ottenuto il via li bera del Senato, viene visto da molti con grande favore dal momento che si inserisce all’interno di una realtà in cui, come riporta l’ANSA, 9 anziani su 10 hanno un immobile di proprietà acquistato o ereditato molti anni fa, ma si trovano a vivere con un reddito molto basso.

95 mq: una casa con più spazio e più luce. Grazie alla demolizione del corridoio

 

L’appartamento, situato in uno stabile risalente agli Anni Settanta in zona Lingotto a Torino, è stato ristrutturato secondo le esigenze del proprietario, un giovane single che desiderava rivedere la struttura classica dell’appartamento, caratterizzata dalla presenza di una serie di stanze affacciate su un corridoio centrale. 

I 95 metri quadrati a disposizione sono stati quindi trasformati dando più respiro agli spazi comuni. Per ottenere un living più arioso è stato demolito il tramezzo tra il vecchio soggiorno e la camera da letto mentre il corridoio è stato eliminato del tutto. Il living così trasformato è stato idealmente suddiviso in tre aree: zona conversazione, pranzo e cucina. Nel corso della ristrutturazione sono stati creati nuovi spazi: uno studio al posto dell’ex cucina e una lavanderia nell’ex ripostiglio, più altre zone dedicate al contenere e di servizio su due dei tre balconi presenti.

Anche la zona notte risulta adesso più funzionale: la camera da letto padronale ha acquisito un bagno ad uso esclusivo e una cabina armadio, mentre l’altro bagno è stato ampliato per far posto a una doccia in nicchia. Tutti gli ambienti sono stati climatizzati ed è stato previsto un sistema di antifurto/videosorveglianza gestibile da remoto.

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3 INGRESSO CORRIDOIO 8 SECONDO BAGNO 7 BAGNO 6 CABINA ARMADI 5 CAMERA DA LETTO 4 STUDIO 2 CUCINA LIVINGbis 1 SOGGIORNO

1 SOGGIORNO

  • Il living, nato dall’unione del soggiorno con la camera da letto adiacente, è stato trasformato nel fulcro di tutto l’appartamento. Un divano componibile arreda la zona conversazione, ampliata visivamente dalla presenza di un grande specchio, proveniente da una galleria d’arte di New York. La parte opposta è occupata dalla cucina a vista. Al centro, come raccordo tra le due funzioni, la zona pranzo. • Divano: Box di Valentini 

2 CUCINA LIVINGbis

  • Per la cucina, totalmente aperta sul soggiorno, la scelta è caduta su un modello particolarmente neutro, in grado di adattarsi al contesto e al resto degli arredi. Basi e pensili sono in finitura laccata goffrata bianca, con top in quarzo da 2 mm ed elemento terminale destinato a libreria. Una penisola a sbalzo funge da elemento di raccordo con l’ingresso e da bancone per la prima colazione. Il top della penisola è stato realizzato utilizzando lo stesso legno del pavimento.Cucina: Artex di Varenna • Elettromestici: Miele Lavello e miscelatore Franke • Sgabelli: Kristalia • Tavolo: Fiam • Sedie: Panton di Vitra

3 INGRESSO CORRIDOIO

  • L’ingresso è totamente aperto sul living ad eccezione di un pilastro non eliminabile. Per mimetizzare questo elemento che rischiava di essere percepito a progetto ultimato come un corpo estraneo, è stata realizzata una veletta in cartongesso a soffitto che conduce fino al pilastro. Una fila di led incassati ne illumina il profilo in tutta la sua lunghezza. 

4 STUDIO

  • La cameretta, ricavata dalla vecchia cucina, è stata al momento adibita a studio. Anche qui come in tutta la casa, bagni compresi, è stato posato un parquet in rovere a doga lunga. • Parquet: in rovere spazzolato taglio sega color Odessa di Stile. • Porte: Lualdi • Lampada: Catellani&Smith

5 CAMERA DA LETTO

  • La camera da letto ha un bagno a uso esclusivo e cabina armadio. Per mimetizzare la presenza delle porte del bagno e del vano guardaroba è stato scelto un modello rasomuro grezzo, poi dipinto nella stessa tinta delle pareti.

6 CABINA ARMADI

  • La cabina armadio è stata ricavata sfruttando lo spazio dell’antibagno preesistente e rubando qualche centimetro in profondità alla stanza adiacente. L’interno è attrezzato con aste, ripiani e cassetti sistemati in modo da sfruttare al meglio tutto lo spazio a disposizione. • Cabina armadio: Millimetrica di Misuraemme

7 BAGNO

  • Nel bagno principale una parete walk-in, caratterizzata da un elemento fisso in cristallo e dall’assenza di porte, delimita la doccia di dimensioni extralarge (L 190 x P 90 cm). Per creare un effetto di continuità, il piatto in mineral marmo e resina poliestere è stato tagliato a misura e colorato della stessa tonalità delle piastrelle in ardesia. In entrambi i bagni sono stati montati termoarredi elettrici. • Sanitari: serie Glaze di Azzurra ceramiche • Piatto doccia: Solution Officina Azzurra di Azzurra ceramiche • Cassettiera: Beta

8 SECONDO BAGNO

  • Arredi ridotti all’essenziale nell’altro bagno, reso più ampio dall’arretramento della parete di confine con la camera da letto. Nella nicchia così ricavata è stata inserita una seconda doccia da L 160 x P 90 cm. Anche in questo caso, il piatto è stato realizzato su misura e colorato di grigio come il rivestimento a parete. • Piastrelle: linea Artesia di International Slate Company 

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Progetto: arch. Tiziana Bianchi, B&B Home, Torino. www.bebhome.it; info@bebhome.it
Fotografo: Federico Bonifaccio

Recupero sottotetto nuove finestre sul tetto: l’aliquota IVA è agevolata al 10%

 

Trasformare il sottotetto della propria casa a fini abitativi è un intervento di recupero edilizio che dà diritto non solo alla detrazione Irpef al 50%, che la recente legge di stabilità ha prorogato fino al 31 dicembre 2015, sempre con il limite massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare, ma anche all’applicazione dell’aliquota IVA agevolata in edilizia, ossia al 10%. È possibile quindi usufruire dell’Iva agevolata per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento degli edifici residenziali. Come prevedono le leggi regionali, il recupero abitativo di un sottotetto può comportare l’apertura di finestre e lucernari. Così l’acquisto di finestre per tetti prevede l’applicazione dell’IVA agevolata. Significa che nella fattura relativa all’acquisto della finestra, per la fornitura del bene si aggiunge l’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto, ridotta al 10%. L’IVA agevolata, nel caso di interventi di recupero edilizio, si applica alle forniture dei beni finiti, quei beni cioè che, nonostante siano incorporati nell’edificio, mantengono la propria individualità così come ad esempio, porte, finestre, sanitari, caldaie, infissi esterni. L’aliquota ridotta, in questo caso, spetta sia nel caso in cui l’acquisto venga fatto direttamente dal committente dei lavori, sia quando ad acquistare i beni sia la ditta o il prestatore d’opera che li esegue.

Dieci idee per creare un «living open space» all’insegna del design















La richiesta dei clienti di CoContest era quella di progettare la ristrutturazione degli spazi in base a precisi “suggerimenti”...



Dieci idee per creare un «living open space» all’insegna del design
Federico Schiano di Pepe
Tue, 24 Mar 2015 16:30:03 GMT